Il vero Memorandum è la storia dell’atroce sistema di catture in mare e deportazione nei lager libici organizzato dal Governo italiano.

La Memoria è una cosa importante. La VERA cosa da ricordare sono le vite di tutte quelle persone lasciate in balia del mare e delle politiche razziste di controllo delle frontiere. Ciò che dobbiamo ricordare è la Storia dell’atroce sistema di catture in mare e deportazione nei lager libici organizzato dal Governo italiano.
Così ho deciso di scriverla. Usando fonti dirette. Non solo, quindi, le solite fonti di cronaca ma anche e soprattutto le testimonianze e i documenti audiovisivi di chi c’era, dei veri protagonisti, che sono le persone migranti vittime di questo sistema. Il tutto integrato con documenti ufficiali, tracce degli aerei spia di Frontex e molto altro.
La Memoria serve. Serve ad aiutare le vittime ad avere giustizia. Con il JLProject abbiamo già portato i loro casi in tribunale ed alcune hanno già vinto. Penso che questa sia la strada giusta e credo che passeremo almeno il prossimo decennio a fare cause contro il governo italiano.
ATTENZIONE: Questa è solo una demo.
Ho inserito solo qualche evento random.
La storia verrà così ma… meglio. Ogni evento di questa assurda terribile storia verrà incasellato nel suo contesto. Il tutto in una pagina navigabile per data e per argomenti.
Alla fine ci troverete:
- respingimenti
- salvataggi
- casi politici
- leggi
- notizie su ciò che avveniva in Libia e in Tunisia
- storie di persone
Qui trovate maggiori informazioni sul mio progetto.
PS: Questa bozza qui sotto è dedicata a Duilio, Marc e Teresa che hanno donato i soldi necessari a comprare i plugin a pagamento che permetteranno a questa timeline di diventare navigabile. Li sto scegliendo e installando. Ci vorrà quache giorno.
Lam Magok Biel Ruei, vittima di Osama Almasri, denuncia il Governo italiano per favoreggiamento: le condotte di Nordio, Piantedosi e Meloni hanno sottratto il torturatore libico alla giustizia in aperta e plateale violazione dell’art. 59 della l. 232/99 (legge di ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale) che impone allo…
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La Corte d’appello di Roma libera i 43 richiedenti asilo deportati in Albania nel terzo tentativo di attuazione del fallimentare protocollo Albania del governo Meloni. Tutti i 43 richiedenti asilo sono stati riportati in Italia a spese dei contribuenti italiani.
Il criminale di guerra Almasri (Njeem Osama Elmasry), arrestato dall’Interpol a Torino, è sfuggito alla Corte Penale Internazionale. Portato a Tripoli da un aereo militare italiano. I FATTI: Il 18 gennaio 2025, dopo 4 anni di indagini, la CPI ha emesso un mandato di arresto per 8 criminali libici.
Il Governo Meloni condannato a concedere il visto d’ingresso ad Harry, illegalmente respinto in Libia. Ed è solo il primo… Una storia normale, che rispetta tutte le leggi italiane ed internazionali. Vero? Invece no. Non c’è niente di normale in questa storia, se non nell’epilogo.
Il tribunale di Roma blocca il Protocollo Albania non convalidando il fermo dei deportati, che vengono subito riportati in Italia. Venerdì 18 ottobre 2024 il tribunale di Roma non ha convalidato il decreto di trattenimento di 12 migranti deportati in Albania il 14 ottobre, imponendo di fatto al Governo…
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Deportate in Albania dal Governo Meloni le prime 16 persone migranti. Provengono dall’Egitto e dal Bangledesh. Per l’operazione viene usata la nave militare Libra , un pattugliatore da guerra lungo 81 metri con armi, un elicottero e 74 militari italiani addestrati.
Il 19 settembre 2024 il ministro dell’interno Matteo Piantedosi pubblica su X (Twitter) un post in cui confessa la collaborazione dell’Italia nel respingimento illegale nei lager libici di 16.220 persone nel 2024, da gennaio ad settembre. Respingimento illegale perché è lo stesso Piantedosi, con il suo post in cui confessa…
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Il 22 agosto 2024 il tribunale ordinario di Roma ha pronunciato una storica sentenza di merito che riconosce il diritto di un migrante illegalmente respinto dal mare alla Libia di presentare domanda di protezione internazionale in Italia e ha ordinato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e…
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Storica sentenza sul Caso Asso Ventinove: La Libia non è un luogo sicuro e l’Italia deve risarcire le persone illegalmente deportate. LEGGI LA SENTENZA Dal Tribunale di Roma sono stati condannati: la Presidenza del Consiglio (governo Conte I), il Ministero della Difesa, retto allora da Elisabetta Trenta, il Ministero dei…
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Mimmo Lucano viene eletto al Parlamento Europeo con più di 180 mila preferenze. Lo stesso giorno a Riace si vota per il sindaco e Mimmo vince anche lì. Farà entrambe le cose.
Le autorità italiane avevano fermato la Sea Eye dopo il soccorso del 7 marzo 2024 per “non aver ubbidito ai libici”. Il fermo amministrativo, secondo il tribunale, era illegittimo.
Il decreto 7 maggio 2024 del governo Meloni ha aggiunto Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Peru’ e Sri Lanka alla lista dei Paesi Sicuri verso i quali sono possibili i rimpatri. ECCO LA LISTA COMPLETA.
Gli agenti governativi tunisini ridevano mentre i bambini morivano assieme alle loro mamme. “La Tunisia non è un paese per Neri” hanno detto ai loro padri disperati.
La motovedetta Fezzan 658, donata dall’Italia, spara sui soccorritori della Mare Jonio. Ricostruzione degli eventi.
Il tribunale di Ragusa sospende il fermo amministrativo (per violazione del decreto Piantedosi) della nave Sea-Watch 5 riconoscendo come non vi sia stato, da parte della nave ONG, alcun illecito. E’ il terzo fermo annullato dai tribunali.
Durante un soccorso, la nave Geo Barents di MSF viene ostacolata dalla motovedetta Nalut 302, che solitamente sperona barche per ucciderne i passeggeri. Incredibilmente viene poi sottoposta a fermo amministrativo per violazione del decreto legge Piantedosi. Motivazione: non aver obbedito ai miliziani libici. La motovedetta Nalut 203 è sopraggiunta a…
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Durante un soccorso in acque internazionali, la Sea Watch 5 viene ostacolata dalla motovedetta Fezzan. Incredibilmente viene poi sottoposta a fermo amministrativo per violazione del decreto legge Piantedosi. Motivazione: non aver obbedito ai miliziani libici. Sea Watch fa ricorso. Lo vincerà.
Il Senato italiano, con 93 voti favorevoli e 63 contrari, approva il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Protocollo Italia-Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria. L’Italia intende trasferire per massimo 28 giorni in Albania richiedenti asilo provenienti dai cosiddetti Paesi sicuri. Il tutto per risportarli…
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Bacoli, Base navale di Capo Miseno (NA): il Governo italiano, praticamente in segreto, fa arrivare pericolosi miliziani libici. E’ una delegazione libica della Libyan Coast Guard and Port Security, gli stessi miliziani libici accusati di uccidere migranti in mare, sparare sulle navi delle ONG e sui pescherecci italiani, sequestrare pescatori…
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L’Italia ha lasciato affogare 61 persone e ha fatte respingere in Libia i 25 sopravvissuti dalla nave cargo Vos Triton. La RICOSTRUZIONE DEL CASO
Miliziani libici vengono addestrati a spese del governo italiano a Capo Posillipo (Napoli). Nello stesso periodo sono stati effettuati 2 addestramenti di miliziani libici in zona: – presso la Scuola Nautica di Gaeta (LT) dall’8 al 21 ottobre 2023 – presso la Base Navale di Bacoli (NA) dal 19 novembre…
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La Libia NON è un porto sicuro, sancisce la Cassazione, perché le persone possono subire lesioni e morte. Anche in Cassazione Giuseppe Sotgiu, il comandante della nave Asso Ventotto, viene condannato ad un anno di reclusione per aver illegalmente sbarcato persone in Libia. La sentenza Asso Ventotto: sbarcare persone in…
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Arrivano alle milizie libiche 3 motovedette classe TS-LCG 300 regalate dal governo Meloni. Tra di esse c’è la Nalut 302, che diverrà poi famosa per speronare barche con lo scopo di uccidere i passeggeri ed attaccare le navi delle ONG. I libici ne danno il lieto annuncio su Twitter. E…
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Domenica 16 luglio la polizia tunisina deportò nel deserto un gruppo di persone che aveva arrestato due giorni prima. La loro colpa? Unicamente di essere migranti irregolari. Tra loro c’erano Matyla (che usava il nome di Fati perché cristiana e spaventata dalle persecuzioni religiose) e la figlioletta Marie di 6…
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Il 23.07.23 la nave Ocean Viking, con già 46 naufraghi salvati a bordo, riceve un mayday e trova una barca con 11 persone. Le porta in salvo. Durante l’operazione, mentre i due rhib tornano verso la nave con le 11 persone salvate, sopraggiunge a grande velocità una motovedetta libica classe…
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Dal 28 giugno al 10 luglio 2023, per stessa ammissione del governo tunisino, a Sfax vengono arrestati almeno 1200 tra rifugiati e migranti africani (inclusi donne e bambini) ed espulsi verso la frontiera con la Libia. I malcapitati non possono dirigersi verso le città libiche perché in Libia è in…
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Arrivano alle milizie libiche 2 nuove motovedette classe Corrubia: la Murzuq 662 e Houn 664. Il criminale internazionale Bija è al porto di Tripoli durante la consegna delle due costosissime classe Bigliani e ne dà il lieto annuncio su Facebook.
Grazie ad un suo errore, JLProject identifica Rgowans – detto “portavoce della mafia libica”. Si chiama Robert Brytan ed il suo nome è identico a quello del direttore del data center di Asseco, che ha appalti da Frontex per gestire dati personali di milioni di persone.
La nave mercantile Grimstad ha illegalmente deportato 36 persone nei lager libici. Il comandante della Grimstad sostiene che l’ordine per la deportazione illegale sia stato dato dal MRCC di Roma, cioè dalla centrale operativa della Guardia Costiera Italiana. Cerchiamo di capire se è vero ricostruendo il caso.
La strage di Cutro è avvenuta il 25 febbraio 2023. Abbiamo visionato il testo originale delle testimonianze dei sopravvissuti. Le abbiamo dovute leggere più volte per estrapolare i particolari utili all’indagine. Non perché fossero imprecise, tutt’altro, ma perché le persone raccontavano anche la morte dei loro bambini. Quella che segue…
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Il 21 febbraio 2023, durante una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, il presidente tunisino Kais Saied pronunciò parole razziste e xenofobe. Parlò di “orde di migranti irregolari provenienti dall’Africa subsahariana” che sarebbero arrivati in Tunisia “con la violenza, i crimini e i comportamenti inaccettabili che ne sono derivati”.…
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Il decreto legge 1/2023 (poi convertito in LEGGE 24 febbraio 2023, n. 15 ) recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare” fu emanato dal Ministero dell’Interno retto da Matteo Piantedosi il 2 gennaio 2023.…
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Il 22 ottobre 2022 entra in carica il governo Meloni con Matteo Piantedosi ministro dell’interno e Matteo Salvini ministro dei Trasporti.
David Oliver Yambio, leader di Refugees in Libya ricercato dalle milizie libiche del Dcim e dell’Internal Security Forces, riesce a fuggire dalla Libia via mare e ad arrivare sulla coste italiane. Presenta subito richiesta di asilo politico, la ottiene e continua in Italia la sua attività di attivista per i…
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Si suicida il rifugiato diciannovenne Mohamed Mahmoud Abdulaziz, al termine di dolorosissimi anni in cui, in Libia, è stato abbandonato dall’ONU. Il ragazzo era da tempo detenuto illegalmente nel lager libico di Ain Zara.
Il 24 aprile 2022 alle ore 9 UTC la nave Ocean Viking dell’associazione SOS Mediterranee stava operando il soccorso ad un gommone bianco in difficoltà, quasi del tutto sgonfio, che si trovava in acque internazionali al largo della Libia, coordinate 33°16N 14°23E. I tre rhib della Ocean Viking stavano finendo…
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Papa Francesco parla di lager libici in una storica intervista a Fazio, evento televisivo visto da milioni di persone. Sottolinea anche la parola: lager.
La notte tra il 9 e il 10 gennaio 2022 al presidio arrivarono circa trecento poliziotti libici. Uno dei leader della protesta, il 25 enne sudanese Majib Terab, andò a parlare con la polizia. I libici intimarono di sgombrare l’area in dieci minuti e chiesero a Majib di andare a…
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Storica sentenza per il caso Vos Thalassa: ribellarsi ai respingimenti in Libia non è reato. Assolti definitivamente i due ragazzi che si erano ribellati per evitare il respingimento in Libia.
I miliziani libici arrivano al presidio e manganellano i rifugiati accampati fuori dall’ufficio di UNHCR a Tripoli. Funzionari di UNHCR assistono impassibili alla scena rimanendo sulla porta. Ma l’attacco viene ripreso da decine di smartphone, finisce in rete e i libici si ritirano.
I rifugiati arrestati una settimana prima nel raid di Gargaresh riescono a fuggire. Vengono inseguiti dalle milizie libiche. Ad un certo punto, nelle loro corsa, incontrano l’autostrada e devono passare dall’altra parte. Un attraversamento pericolosissimo che causerà la morte per investimento di almeno uno di loro, un ragazzo sudanese di…
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Nasce il Presidio dei 100 giorni. I rifugiati sfuggiti ad raid di arresti del giorno prima, si recano all’ufficio dell’UNHCR a Tripoli e ci restano. Si accampano, letteralmente, sul marciapiede antistante l’ufficio. All’inizio sono pochi, poi sempre di più, ogni giorno di più.
1 ottobre 2021. Quartiere di Gargaresh, Tripoli. Qui vive la maggior parte dei rifugiati della città, in edifici spesso fatiscenti, privi di corrente elettrica e acqua. Il governo libico organizza un raid, la mattina agenti in divisa militare entrano nelle case e puntano i loro fucili sulle famiglie inermi. Arrestano…
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La motovedetta criminale Ubari 660 attacca a colpi di mitra il peschereccio Aliseo, con sette uomini d’equipaggio. Il comandante Giuseppe Giacalone viene ferito dai colpi di arma da fuoco.
“Frontex sapeva della barca affondata, ma preferì aspettare i libici, che arrivarono dopo 8 ore” denunciano gli 11 sopravvissuti. La nave Ocean Viking era ad un’ora di navigazione dal naufragio ma nessuno la avvisò. 42 persone migranti morirono per ipotermia. Il racconto delle 8 ore in acqua è drammatico: Ci…
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La Mare Jonio, con a bordo Luca Casarini, Beppe Caccia, Alessandro Metz e Pietro Marrone, prende a bordo i 27 naufraghi che erano da 38 giorni abbandonati sulla petroliera Maersk Etienne.
Il soccorso è stato seguito fin dall’inizio (3 agosto) dall’operazione Themis (Italia + Frontex). Il 4 agosto la petroliera Maerk Etienne prese a bordo 27 persone migranti e rifiutò di deportarle in Libia. L’Europa abbandonò la nave in mare per 38 giorni.