Il “Cacate Rivolta Tour” porta me e un libro, Solidarancia, in giro per l’Italia a raccontare una parte bellissima del nostro Paese: l’accoglienza.
Nel 2020, in Italia, c’è chi si ribella all’odio, al razzismo e alla pochezza culturale sovranista. Questa rivolta popolare è un moto fortissimo. La possiamo definire, in tutte le accezioni del termine, una rivolta DISARMANTE. All’ignoranza vengono opposte montagne di libri e storie (… il #cannoneAstorie non spara mai a salve!), al razzismo viene opposta l’accoglienza.
Di posti – e di persone! – così, l’Italia è piena. Resistono e si ribellano alla barbarie, ogni giorno.
Questa rivolta quotidiana è proprio ciò che auspicavano i personaggi di Solidarancia:
Non dobbiamo lasciarci travolgere dall’emotività. Dobbiamo masticare e assaporare tutta questa sofferenza, nutrircene, lasciarci squassare e straziare le budella, e poi ricacarla fuori, sotto forma di rivolta. Per evitare che questo accada un’altra sola maledetta volta
Ed è reale.
Dopo il lockdown, il Cacate Rivolta Tour 2020 ha ripreso la sua marcia!
Andremo a:

- Roma, 5 agosto ad Habicura (piazzale Verano). Ore 18 e 30.
- Granarolo (BO) assieme ai giardinieri da guerriglia l’11 settembre.
- e in tanti altri posti!
Maggiori informazioni le troverete poi nel calendario qui sotto, man mano che gli eventi verranno definiti con orari e luoghi.
[ai1ec view=”agenda” tag_name=”solidarancia”]Come nasce l’idea del “Cacate Rivolta Tour”
Gli scrittori vengono normalmente invitati in normalissime librerie a promuovere libri normali. Io no.
Chi invita Solidarancia non è normale. Nel senso bello del termine. Ha sempre uhn motivo, un punto di contatto forte con il libro e con me. Ha sempre una storia da raccontare.
E allora raccontiamola!

Così sono finita a Udine dai carsisti-leninisti a confrontare la rotta libica con la rotta balcanica e dai rifugiati della Valmarecchia a raccontare i lager libici assieme a chi ne è sopravvissuto e all’ANPI.
Così continuerò dialogando con i progetti SPRAR di Anticoli Corrado e Roviano e con i giardinieri da guerriglia di Granarolo e con tante altre realtà che meritano di essere raccontate.
Chi invita Solidarancia, per fortuna, non è normale.
Accoglienza vuol dire scambio
L’OSPITE è chi ospita, ma anche chi viene ospitato.

“Solidarancia” è un libro che non è rimasto solo libro. Ha già prodotto una rete transnazionale di contatti con rifugiati, un collettivo di attivisti (il Josi & Loni Project).
Produce attivismo. L’ho detto all’editore (People), nella seconda ristampa dovrebbero apporre un’etichetta: “Attenzione: questo libro può provocare attivismo. Tenere lontano dai bambini e dagli anziani“.
Racconti dalle tappe passate del Cacate Rivolta Tour:
(da non dimenticare, mai!)
Chi vive tra 4 mura mentali, un viaggio così non potrà mai farlo. E capirlo.
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