A detta della Procura di Brindisi, i militari della Caprera nei giorni di fine giugno sono impegnati in un giro di contrabbando tra la Libia e l’Italia.
Le accuse, per cui vennero poi arrestati 4 militari della Caprera e un ufficiale libico, comprendono contrabbando di sigarette, fatture gonfiate per i pezzi di ricambio necessari alle motovedette libiche e addirittura spaccio di Cialis (un farmaco contro l’impotenza, simile al Viagra). Il Fatto Quotidiano ha ricostruito tutta l’indagine. La nave Caprera rimane ormeggiata ininterrottamente nella base navale di Abu Sitta di Tripoli per cento giorni, fino al 12 luglio 2018, quando salpa per l’Italia. Nel porto di Brindisi i militari italiani sbarcano le sigarette di contrabbando.
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