Oltre che falso, il video postato da Salvini sulla sua pagina Facebook era anche fortemente negazionista. Il tutto per poter alimentare la bugia sovranista del “In Libia gli immigrati stanno bene e non vengono torturati”.

Era il mese di giugno del 2018 e Matteo Salvini, da ministro dell’interno, fece una visita ufficiale a Tripoli.

In Italia già si conoscevano le condizioni disumane dei lager libici, anche se ancora non si usava la parola “lager” ma si preferiva la più edulcorata “centri di detenzione”.

ll CESVI fa il truccabimbi nei lager

Il ministro precedente, Marco Minniti, questi lager li aveva anche finanziati con milioni di euro di tasse degli italiani e Salvini voleva fare (e poi fece) lo stesso. C’era quindi bisogno di rassicurare gli italiani ed evitare che scoprissero che i soldi delle loro tasse sarebbero serviti a pagare progetti inesistenti in campi di concentramento atroci dove si torturavano, violentavano e uccidevano le persone.

Le 6 onlus che avevano accettato i soldi dei bandi (ricordiamo che le altre 200 onlus li rifiutarono schifate) contribuivano alla falsa narrazione. Scattavano fotografie SOLO all’esterno dei lager. Portavano fuori bambini, gli truccavano il visino e poi li ributtavano dentro.

Non fotografavano MAI l’interno dei lager libici.

Le onlus nelle cui casse entravano i soldi dei “bandi della vergogna” (promulgati da Minniti prima e da Salvini poi) evitavano accuratamente di diffondere fotografie che mostrassero il pavimento verminoso dove dormivano e mangiavano i rifugiati.

La gente ne sarebbe rimasta sconvolta, perché quel pavimento era (ed è ancora) così:

E poi arriva…

La straordinaria idea negazionista di Salvini

Salvini si inserì scientificamente in questa carenza iconografica postando un video semplicemente FALSO.

Di più, volle creare una frattura con il passato per quei pochi che sapevano come fossero davvero i centri di detenzione libici.

“Un nuovo centro”, scrisse.

“Lunedì a Tripoli ho visitato un nuovo centro per immigrati controllato anche da personale Onu, una risposta a quelli che dicono che non si possono rimandare gli immigrati in Libia perché è un paese pericoloso”.

Matteo Salvini, 27 giugno 2018

Ecco il post:

Allegato, c’era questo video:

Letti puliti, un frigorifero, “aria condizionata perfetta”…

Quello filmato da Salvini era davvero uno dei centri di detenzione libici?

Assolutamente NO.

Era il GDF in costruzione. E’ il Gathering and Departure Facility di Tripoli, un edificio gestito in collaborazione con UNHCR dove i rifugiati che hanno ricevuto l’ok per l’evacuazione transitano per un tempo molto limitato prima di essere evacuati.

Mostrando questo posto pulito e comodo, con dei LETTI, Salvini disse anche delle cose:

“Ci sono personale dell’ONU. E’ tutto sotto controllo, regolare, controllato”.
“Quindi non si può dire che siano campi di prigionia o di tortura. Insomma, c’è anche il personale dell’ONU”
“Tutti quelli che dicono che in Libia non si possono riaccompagnare gli immigrati raccolti in mare perché vengono torturati o seviziati hanno in questo campo gestito col controllo dell’ONU la risposta”

Matteo Salvini

L’intento negazionista è davvero evidente.

Ma prendiamo in esame l’ultima frase di Salvini: “Tutti quelli che dicono che in Libia non si possono riaccompagnare gli immigrati raccolti in mare perché vengono torturati o seviziati hanno in questo campo gestito col controllo dell’ONU la risposta”.
L’affermazione è del tutto FALSA. Per protocollo, le persone che vengono DEPORTATE dal mare in Libia NON vengono portate in questo bel centro filmato da Salvini (che si chiama GDF). MAI! Vengono altresì deportate nei VERI lager libici. A Zintan, Tajoura, Zawiya, Triq al Sikka…
Alcuni rifugiati (pochissimi, i più fortunati) transiteranno nel GDF solo dopo anni di stupri e torture nei veri lager libici.

Quanti hanno capito che il video di Salvini era falso?

Pochissimi.

Io è un po’ di tempo che denuncio questa cosa.

E quando Facebook ha inserito il tasto “notizia falsa” sono subito andata a cliccarci. (Dovreste farlo anche voi, andate qui e segnalate il post!).

Mi sarebbe piaciuto andare da Salvini e metterlo di fronte al fatto di aver spacciato un edificio dell’UNHCR per un lager libico.

La settimana scorsa ci hanno pensato Le Iene ad andare a chiedere ragguagli a Salvini.

Potete vedere qui il video de Le Iene.

Come si è giustificato Salvini?

Bofonchiando, svicolando, cambiando argomento. Si ricordava benissimo, comunque, di quel video, pur essendo passato un anno. Chissà come mai…

Il negazionismo e l’istigazione all’odio razziale

Immigrati con lo smartphone“, “I migranti sono belli robusti” e questo falso video che spaccia un posto pulito con letti, frigorifero e aria condizionata per un vero campo di concentramento libico, sono tutte false notizie, negazioniste, che alimentano odio razziale. Si vuole dare l’immagine dei rifugiati come gente ricca, in salute, che riceve assistenza e, nonostante questo, si lamenta.

La mia amica Kissa è da 15 mesi sul pavimento di un lager libico terribile, assieme ad altre donne e a tantissimi neonati che stanno morendo di fame e tubercolosi. Le guardie violentano le ragazze, sistematicamente. C’è anche una cella delle torture. Il lager è finanziato dai bandi emanati dal ministero dell’interno italiano. Kissa è stata deportata da una nave cargo battente bandiera italiana durante il mandato di Salvini.

Non so se Kissa riuscirà ad uscire da lì. UNHCR l’ha abbandonata. Ma se dovesse uscire ed arrivare in Europa, mi piacerebbe portarla davanti a Salvini, mi piacerebbe portarci tutti i neonati che dividono il pavimento con lei.

Poi mi piacerebbe anche capire se Salvini sia perseguibile penalmente per il falso video negazionista che ha creato e diffuso.

Dopo il servizio delle Iene, non lo ha rimosso.

Possiamo fare qualcosa perché il falso video sparisca dal web?

(Si accettano idee)

Aggiornamento 2021:

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Anna De Matteis

    Non ho mai avuto dubbi su quanto succede in Libia: mi è capitato di avere qualche confidenza. Mentre tutti inneggiavano a Minniti, io sapevo di cosa era stato capace. Per lo scritto pubblicato e che denuncia la vera natura di Salvini, io continuerei a fare girare le notizie vere, la REALTÀ SALVINIANA, forse chi fa sue tutto quello che lui dice , credendoci, sentirebbe una pulce nell’orecchio e inizierebbe a capirlo.

  2. Bido Alessandro

    SALVINI HA DIMOSTRATO DI ESSERE UN BURATTINO MOSSO COI FILI NELLE MANI DEGLI AGUZZINI, PERFINO LA VISITA NEL CENTRO PROFUGHI DOVE LO HANNO PORTATO, OLTRE A NON ESSERCI OMBRA DI PROFUGHI C’ERANO LETTI SENZA MATERASSI E FRIGORIFERI VUOTI, LUI IL BURATTINO SENZA FARE DOMANDE E VENENDO A RACCONTARE IN ITALIA CHE IN LIBIA ERA TUTTO IN ORDINE SI E’ RESO COMPLICE DEGLI STESSI TORTURATORI E ASSASSINI LIBICI, QUESTE SONO LE EREDITA’ DEL MARCIUME BERLUSCONIANO CHE HA IMPESTATO TUTTA LA POLITICA ITALIANA, QUELLA STESSA POLITICA DI RAZZI CHE INVITAVA UN COLLEGA A FARSI I CAZZI SUOI PER ARRIVARE AD OTTENERE IL VITALIZIO, SALVINI NON E’ DA MENO ….

  3. Max

    Purtroppo di recente mi è capitato di dover rispondere a persone alle quali voglio bene, sul loro scetticismo riguardo i migranti che vedono in giro nella nostra città, sul fisico che mostrano e su altri aspetti che ricordano le considerazioni più stupide sulla questione (cellulari, il mensile etc). Mi sono sentito sconfitto, perché le persone di cui parlo sono tutt’altro che stupide, tutto l’opposto.
    Purtroppo ci sono persone che rifiutano sistematicamente la realtà, pensano che se un migrante è in salute allora lo sono tutti e dunque che è tutto un inganno. Ci vorrebbe più severità per i negazionisti, per chi semina falsità, per chi alimenta l’odio. Altrimenti il fenomeno diverrà impossibile da arginare.

    1. sarita

      Concordo con tutto ciò che hai scritto.
      Il negazionismo è un reato.
      Con gli idioti che blaterano che un migrante con dei soldi in tasca non abbia diritto alla vita possiamo riempire 10000 gommoni. I vecchietti di Solidarancia, bislacchi personaggi di fantasia, mesi fa su Twitter inaugurarono l’immaginario piano #Nemesi, che deportava nei lager libici leghisti e sovranisti, secondo le loro stessa convinzioni (“hai soldi in tasca, sei grassoccio, ti deporto in un lager”).

  4. aurelio romanoni

    il mio commento è che ci troviamo davanti ad un uomo falso e bugiardo, quesyto è un fascista e razzista che travisa la realtà

  5. mariolina

    “Poi mi piacerebbe anche capire se Salvini sia perseguibile penalmente per il falso video negazionista che ha creato e diffuso.”

    Non saprei il video in sé, ma i finanziamenti, la connivenza con la Guardia Costierta libica, le palesi violazioni del diritto del mare, il tentativo continuo di ostacolare l’attaività di salvataggio, imporrebbero per lui e per Minniti (e Renzi) il ricorso al Tribunale Penale Internazionale, competente per i crimini contro l’umanità.

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