Sospeso il trasferimento di motovedette alla Tunisia. Le associazioni vincono in tribunale. La sentenza del Consiglio di Stato.
Contro le motovedette alla Tunisia, regalate da governo Meloni
Nonostante sia noto che la Garde Nationale tunisina uccide bambini in mare con le motovedette regalate dall’Italia, il governo di Giorgia Meloni continua a donare mezzi navali al regime di Saied. Ha previsto un ulteriore finanziamento di 4,8 milioni di euro e la consegna di altre 6 motovedette alla Garde Nationale tunisina.
A fine maggio 2024 ASGI, ARCI, ActionAid, Mediterranea Saving Humans, Spazi Circolari e Le Carbet hanno presentato ricorso al TAR contro il trasferimento delle sei motovedette.
Il TAR ha rigettato il ricorso ma le associazion, con le loro avvocate Maria Teresa Brocchetto, Luce Bonzano e Cristina Laura Cecchini, hanno impugnato la sentenza presso il Consiglio di Stato chiedendo d’urgenza la sospensione cautelare del provvedimento.
Il consiglio di Stato ha dato ragione alle associazioni e ha sospeso l’invio delle motovedette alla Tunisia, che era previsto per giugno.
Cosa accade adesso?
L’invio delle motovedette alla Tunisia è solo sospeso, non annullato. L’11 luglio 2024 è prevista la decisione definitiva.
La violazione di diritti umani in Tunisia
Da quando, il 21 febbraio 2023, il presidente tunisino Kais Saied istigò i tunisini alle persecuzioni razziali, le forze dell’ordine tunisine hanno iniziato a compiere ondate di deportazioni e omicidi di massa verso persone migranti, soprattutto donne e bambini.
Ricordiamo che iI presidente Saied ha stipulato un accordo con il governo Meloni. Prevede l’invio di fondi e mezzi per catturare le persone che fuggono dalla Tunisia via mare.
L’Italia NON può sbarcare persone in Libia o Tunisia con le sue navi militari italiane perché sarebbe un REATO. L’accordo con la Tunisia è un escamotage per appaltare ad altri questo reato.
Le denunce a Saied per crimini contro l’umanità
Centinaia di persone in tutta Europa stanno inoltrando denunce alla Corte Penale Internazionale. Si chiede di fermare Saied e di condannarlo per crimini contro l’umanità.
Nel frattempo Giorgia Meloni gli stringe la mano.

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