Eppure il Governo Meloni istiga altri (le navi della ONG) a compiere reati e quando non li compiono li sanziona. Si può denunciare la Guardia Costiera italiana per istigazione di reato?
Vi siete mai chiesti perché il Governo Meloni NON sbarca MAI con le sue navi militari i migranti in Libia e Tunisia?
Navi militari italiane, motovedette della Guardia Costiera italiana, motovedette della Guardia di Finanza italiana salvano migranti in continuazione, da anni, e li sbarcano a Lampedusa. Li salvano anche in acque internazionali in zone SAR di altri paesi (per esempio in SAR maltese).
Vi chiederete: perché Meloni, Salvini e Piantedosi – impegnati da anni nella politica dei “porti chiusi” – non organizzano lo sbarco in Libia o Tunisia? Sarebbe semplice, sono navi militari italiane, fanno tutto ciò che dice il Governo. Perché non lo fanno?
La risposta è semplice semplice: perché sarebbe un REATO. Il comandante della nave militare verrebbe processato, come anche il politico che ha dato l’ordine.
Due decenni fa ci sono stati due casi di sbarchi in Libia con navi militari italiane – caso Hirsi e caso Orione – e per entrambi i tribunali hanno stabilito l’illegalità del respingimento. Così l’Italia ha smesso di sbarcare con le sue navi persone in porti non sicuri.
Chi sbarca persone in Libia o Tunisia rischia fino a 8 anni di galera
Parecchie leggi italiane e europee vietano i respingimenti collettivi di stranieri alla frontiera.
La recente sentenza della Cassazione che ha condannato Giuseppe Sotgiu, comandante della nave mercantile italiana Asso Ventotto, cita gli articoli 591 del codice penale italiano (Abbandono di persone minori o incapaci) e 1155 del Codice della Navigazione (Sbarco e abbandono arbitrario di persone).
La legge impone di sbarcare un naufrago nel porto sicuro più vicino e vieta l’abbandono in porti non sicuri.
Perché la Sea Watch 5 non è andata in Tunisia?
Lo riporta l’ANSA: la Guardia Costiera italiana ha chiesto alla Sea Watch di andare in Tunisia. Ma la Sea Watch 5 ha rifiutato e fatto rotta verso l’Italia.
Perché?
Perché, lo abbiamo detto, abbandonare persone in un porto non sicuro è un REATO.
La Tunisia non è un porto sicuro. Da quasi un anno il governo tunisino assassina uomini, donne e bambini migranti abbandonandoli nel deserto.
Se la Sea Watch avesse sbarcato persone a Tunisi, il comandante sarebbe stato condannato a parecchi anni di galera. Ricordiamo che le pene si aggravano in caso di lesioni o morte delle vittime. Al JLProject abbiamo raccolto diversi casi di migranti catturati in mare dal governo tunisino, sbarcati a Tunisi, trasportati nel deserto e lì morti.
La Sea Watch 5 ha rispettato le leggi europee, non solo quelle morali.
Ordinare o consigliare a qualcuno di sbarcare persone in porti non sicuri è istigazione di reato?
Sì.
Vediamo cos’è l’istigazione di reato nel codice penale italiano. Articolo 414 del codice penale.
Una premessa importante: Per istigazione si intende qualsiasi fatto diretto a suscitare o a rafforzare in altri il proposito criminoso di delinquere o di perpetrare i fatti illeciti indicati. Non appare necessario che tale istigazione sia accolta e che porti dunque alla commissione del fatto, diversamente infatti l’agente risponde del reato commesso.
In sostanza: se la perona che istigo compie il reato, io sono correo; se non lo compie, sono un istigatore.
Le pene per l’istigazione di reato
Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione.
1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti;
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a euro 206, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.
Alla pena stabilita nel numero 1 soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti. La pena prevista dal presente comma nonché dal primo e dal secondo comma è aumentata se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.
Quindi sappiamio che istigare qualcuno a sbarcare persone in Libia è certamente un reato.
E’ per questo motivo che:
- I politici del Governo Meloni dopo la sentenza Asso Ventotto si guardano bene dallo scrivere sui loro social come come “Sbarcateli in Libia” perché ciò comporterebbe una condanna da 1 a 5 anni di reclusione.
Anni fa Salvini diceva queste cose, adesso cerca di evitarle per non finire nei guai.

- Il comando della Guardia Costiera italiana evita di ordinare direttamente sbarchi in Libia e nelle sue comunicazioni usa trucchetti come quelli che abbiamo riscontrato nel caso Nivin (gli italiani si fingevano libici per poter ordinare sbarchi in Libia).
E in Tunisia?
Ancora non c’è stata una sentenza che stabilisca che la Tunisia non è un porto sicuro e che respingendovi persone si violino gli articoli del codice penale italiano. Quindi l’istigazione di reato non vale. Ma è solo questione di tempo. Al JLProject stiamo lavorando per fare le prime cause.
Però, ecco, il Governo Meloni tanto fiero di “difendere i confini italiani” non ha il coraggio di sbarcare migranti in Tunisia con le sue navi.
Possiamo denunciare il Governo Meloni o il comando della Guardia Costiera italiana se ordina un respingimento in Libia?
Sì.
I respingimenti in Libia sono un reato. Ordinare a qualcuno di compiere un reato è istigazione (se il reato non viene compiuto) o correità (se il reato viene compiuto).
In alcuni casi recenti il Governo Meloni ha sanzionato e sequestrato navi delle ONG per aver “rifiutato di coordinarsi con le autorità libiche”. La Sea Watch 5 è stata appena sequestrata per lo stesso motivo. Oltre che un ricorso contro l’illiceità di questo provvedimento, si può anche considerare il provvedimento stesso come prova di istigazione di reato?
Possiamo denunciare gli esponenti e i fan del Governo Meloni che istigano a sbarcare persone in Libia?
Sì.
Chi ha scritto post come questi sotto può essere denunciato per istigazione di reato:




Per esempio Stefano Baronti, qui sopra, ha istigato la ONG SOS Mediterranee a copiere un reato.
Anche Veganna e Stafano Marone, qui sotto, hanno istigato Mediterranea e Alarm Phone a compiere un reato


Dovremmo iniziare a denunciare, uno per uno, tutti questi istigatori.
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