Rgowans ha fatto un errore ed è stato individuato dai 50 volontari autodidatti del JLProject grazie ad uno straordinario lavoro collettivo.
L’account Twitter “Rgowans – Migrant Rescue Watch” dal 2017, sistematicamente, distorce la realtà di ciò che accade in Libia e nel Mediterraneo propagandando la storia falsa di una guardia costiera libica buona che salva le persone e di ONG cattive in combutta con i trafficanti. Riceve materiale in diretta da tutte le milizie e guardie costiere libiche. Pubblica anche materiale sensibile e riservato europeo, comprese foto aeree scattate dai droni di Frontex e documenti della Guardia Costiera Italiana. Per questo c’è stata un’interrogazione parlamentare.
L’account Rgowans ha insultato pubblicamente don Mattia Ferrari. Poche settimane fa un giudice ha riconosciuto la rilevanza penale per i commenti rivolti a Don Mattia e ordinato nuove indagini. Le forze dell’ordine non hanno ancora rintracciato il proprietario dell’account.
Il JLProject è un progetto di Mediterranea Saving Humans che si pone l’obiettivo di contrastare legalmente il sistema illegale di catture in mare e deportazioni nei lager libici.
50 volontari autodidatti dedicano il proprio tempo libero alle indagini forensi per aiutare persone vittime di reati come i respingimenti collettivi illegali e chi presta loro sostegno e solidarità.
Dotato di 100 occhi, il JLProject ha potuto leggere tutti gli oltre 16 mila tweet pubblicati da Rgowans, ogni riga dei suoi numerosi blog e tanto altro materiale di pubblico dominio. E’ riuscito così ad individuare ben 3 errori compiuti dal gestore dell’account, di cui uno madornale (e anche un po’ buffo), che ha facilmente reso possibile individuarne l’identità e ricostruire tutta la sua rete di contatti con miliziani e cosiddetti guardiacoste libici, tra cui compaiono anche quelli addestrati in Italia.
Rgowans è una sola persona. Ex guardiacoste, poliglotta, con contatti pregressi nel Parlamento Europeo, ha oggi inquietanti connessioni con il sistema europeo di controllo delle frontiere (Frontex) e una rete di stretti contatti con miliziani e guardiacoste libici addestrati in Italia.
EDIT: JLProject ha pubblicato QUI una dettagliata inchiesta sull’identità di Rgowans e sui suoi rapporti e connessioni con europarlamentari, miliziani libici, Frontex.
Una volta appresa la notizia, Don Mattia Ferrari ha dichiarato: “Mi indigna profondamente che questa persona in questi anni abbia pubblicato documenti top secret di apparati militari italiani ed europei e stia agendo come portavoce delle mafie libiche, ostentando e celebrando quotidianamente il loro operato criminale e umiliando i nostri fratelli e sorelle migranti. Siamo davanti a uno scandalo di portata epocale davanti al quale devono arrivare risposte. Ringrazio sentitamente gli attivisti che hanno fatto questa scoperta”.
All’alba della scoperta dell’identità di Rgowans, Mediterranea Saving Humans ha subito informato le autorità.
Il JLProject ci tiene a ricordare che oggi il lavoro collettivo di un gruppo di dilettanti autodidatti è stato fondamentale e sempre lo sarà nella difesa dei diritti umani, ma che non basta. Il collettivo fa quindi appello alle istituzioni e ai giornalisti per proseguire le indagini.
Fa anche appello a voi lettori: unitevi al JLProject!
Questo blog ha bisogno di aiuto, scopri perchè. Qui sotto trovi il link alla donazione con PayPal o carta. Sappi che il blog farà fruttare parecchio ogni euro che arriverà e ti renderà fiero di averlo donato.