Oggi faccio un appello alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli e a tutto il Partito Democratico per avere verità e giustizia sulla deportazione segreta del 2 luglio.
Agli avvocati ASGI Crescini e Fachile, che si occupano della tutela delle vittime della deportazione segreta, è arrivata l’ennesima risposta negativa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, retto dalla ministra Paola De Micheli, del PD: le comunicazioni e i documenti relativi agli eventi della notte tra il 1 e il 2 luglio non possono essere consegnati.
Qui potete scaricare l’intero documento:
Perché il PD occulta la verità sulla deportazione segreta del 2 luglio?
Forse la ministra De Micheli, in carico da poco, non conosce ancora il caso e il suo gabinetto ha seguito in automatico la linea “zero trasparenza” del ministero di Toninelli.
In questo caso, sto facendo bene a far circolare questo mio appello.
Del resto c’è un parlamentare del Partito Democratico che vuole verità e giustizia sulla deportazione segreta: è Matteo Orfini.
Il 26 luglio scorso, Orfini ha presentato un’interrogazione parlamentare alla Camera in cui chiede verità per le deportazioni del 2 e del 31 luglio 2018.
Tra il 1° e il 3 luglio 2018 una nave italiana, secondo quanto riportato dalla guardia costiera libica, sarebbe stata incaricata di effettuare il soccorso e avrebbe riportato i migranti nel porto di Tripoli e tra il 31 luglio e il 1° agosto 2018 un’altra nave commerciale italiana avrebbe ricevuto la richiesta di soccorso proveniente da una imbarcazione di migranti in acque internazionali e dopo averli fatti salire a bordo li avrebbe ricondotti in Libia –:
(dal testo dell‘interrogazione parlamentare presentata da Matteo Orfini)
se al Ministro interrogato risultino pervenute le richieste di soccorso nelle date indicate al Centro nazionale di coordinamento del soccorso in mare (Imrcc), quali siano state le azioni intraprese dall’Imrcc a seguito di tali eventuali richieste di soccorso – come, ad esempio, segnalazioni «navtext» o «messaggi Inmarsat» – e quali siano state le eventuali istruzioni successivamente impartite alle navi coinvolte.
Ricordo poi che la deportazione segreta è avvenuta la notte tra il 1 e 2 luglio 2018, quando al governo non c’era il PD ma i 5 stelle e Salvini.
Perché mai il PD dovrebbe occultare la verità su un evento avvenuto in quel periodo?
PD Yin e PD Yang…
… potrebbe essere un’altra risposta.
Ma torniamo seri.
Il mio appello alla ministra De Micheli ed al PD
Se nel Mediterraneo sono avvenute deportazioni segrete e illegali operate con navi cargo battenti bandiera italiana io, da cittadina di questo paese, lo voglio sapere.
In questi mesi ho ritrovato ad una ad una le vittime della deportazione segreta del 2 luglio. Moltissimi sono ancora minorenni.
Ormai considero le ragazzine come delle sorelle minori, la sera ci mandiamo la buona notte con i messaggini whatsapp, faccine sorridenti, cuoricini e la preghiera di non arrenderci. Poi io vado a dormire. Loro a volte no, perché le guardie del lager libico dove sono rinchiuse da 16 mesi fanno irruzione nella cella delle donne e prelevano quelle che vogliono dal pavimento sul quale dormono.
Sì, Signora De Micheli, le vittime di questa deportazione segreta, operata da una nave italiana, sono quasi tutte ancora in Libia!
Uno dei ragazzi è morto. Stava bene quando è stato deportato. Ma lo hanno chiuso a Zintan, dove c’era un’epidemia di tubercolosi. Lo hanno lasciato sul pavimento ad agonizzare, senza medicine. Si chiamava Josi.
Un altro sta morendo. E’ minorenne. Sto cercando di salvarlo, ma non ci riesco.
Ministra De Micheli, il fatto che dei “soggetti privati e pubblici italiani e stranieri” abbiano più diritti di un gruppo di ragazzini e ragazzine vittime di un atto di deportazione illegale e inumano, non la scuote almeno un po’?
A me fa rivoltare le budella.
Cosa dovrebbe fare la ministra de Micheli. Cosa dovrebbe fare il PD. Cosa dovrebbe fare l’Italia.
- Desecretare subito tutti i documenti relativi alla deportazione segreta del 2 luglio
- Operare perché le vittime vengano evacuate immediatamente dalla Libia (io ho la lista dei nomi e tutti i loro contatti)
- Aiutare le vittime ad avere giustizia.
- Scrivere loro (anche alla famiglia di Josi) una lettera di scuse e impegnarsi perché ciò non accada mai più.
Oggi lancio questo APPELLO. Aiutatemi a condividerlo anche sui social network e a farlo avere a tutti i parlamentari del PD.
Aggiornamento novembre 2020
Nonostante il silenzio del Governo italiano, le indagini e le azioni legali per fare luce e giustizia sulla deportazione segreta non si sono fermate.
Ma non si sono fermate neanche le morti. Anche Seid, uno dei ragazzini deportati iol 2 luglio 2018, è morto a Tripoli, di stenti.
La storia della deportazione segreta continua ad essere ignorata dai media italiana. Ad eccezione di Left e de Il Manifesto, che quest’estate ha pubblicato una mia inchiesta. Per leggerla andate qui.
I nostri disumani segreti di stato sui respingimenti collettivi in Libia (Il Manifesto 20.06.2020)
Aggiornamento 3 febbraio 2021: quali verità sconvolgenti contenevano quelle famose registrazioni?
Alla fine lo abbiamo scoperto. E tra una decina di giorni lo riveleremo a tutti.
Continuate a seguire questa storia, perché riserva molte sorprese.
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