Da poche ore è uscito l’allarme per una nuova variante sudafricana B.1.1.529 del Covid, e già i sovranisti italiani strumentalizzano la notizia. Diffondono terrore e sospetto verso gli immigrati africani e verso le ONG che li salvano in mare. Qualche esempio qui sotto:

I VERI paesi per cui è stato emanato il blocco sono in realtà 7:

  • Sudafrica,
  • Lesotho,
  • Botswana,
  • Zimbabwe,
  • Mozambico,
  • Namibia,
  • Eswatini

(Non c’è la Nigeria!)

I sovranisti hanno, come al solito, problemi con la geografia

Hanno ridisegnato la geografia, e a nulla serve farlo notare alla Meloni:

L’Africa è molto più grande di com’è nel loro cervello. Così grande, forse, che le dimensioni della loro scatola cranica sono insufficienti a contenerla. La zona a rischio per la variante sudafricana B.1.1.529 è nell’Africa del Sud (zona A) mentre le migrazioni che passano dalla Libia provengono da paesi dell’Africa del Nord (zona B).

Dal Sudafrica alla Libia ci sono 10 mila chilometri!

I migranti che sono in Libia, poi, sono lì da anni. La maggior parte è arrivata nel 2017 o 2018.

E infatti, il primo caso di variante Omicron in Italia viene portato da un manager dell’ENI.

Un manager dell’ENI arrivato in Italia dal Mozambico era affetto dalla variante sudafricana del Covid. Ha contagiato la sua famiglia. Ora è in quarantena.

Come per la prima ondata, il virus viaggia sugli aerei, in prima classe.

I migranti che arrivano in Italia, vengono controllati adeguatamente?

I controlli sul Covid sono rigidissimi per chi viene salvato in mare dalle navi delle ONG.

Anche chi sbarca autonomamente, se individuato, viene messo in quarantena.

Il problema, semmai, possono essere gli “sbarchi fantasma”. Ultimamente ce ne sono molti da Malta, probabilmente gestiti dalla mafia maltese in partnership con quella italiana. Però Malta, al momento, non rappresenta un pericolo per la variante sudafricana.

La soluzione alla paura per “gli immigrati che ci portano la variante sudafricana”? Corridoi legali!

Ieri è arrivato a Roma un volo di evacuazione di rifugiati da Tripoli. Tutti i 94 passeggeri sono stati controllati per il Covid e monitorati anche nelle settimane prima della partenza.

Le persone su questo volo hanno fatto:

  • 4 tamponi (usciti tutti negativi) in Libia, nelle due settimane precedenti la partenza
  • 1 tampone (negativo) appena arrivati a Roma

Nonostante i tamponi negativi, sono ora in quarantena.

Il corridoio umanitario si conferma la maniera più giusta e sicura per risolvere l’emergenza umanitaria in Libia.

Nella legalità c’è, sempre, anche la sicurezza. Quindi: incentivare i corridoi umanitari e i salvataggi delle navi delle ONG, riduce l’illegalità ed equivale a ridurre i rischi sanitari.

Aggiungiamo anche una cosa: l’Africa è stata abbandonata a se stessa anche stavolta, nella lotta alla pandemia Covid. E’ il continente meno vaccinato. La variante sudafricana B.1.1.529 è solo uno dei tanti modi in cui il Covid può mutare in un mondo ancora scioccamente diviso.

Aiutare i paesi poveri con i vaccini, aiuterà tutto il mondo.

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. Mansur Cristian Farano

    Ti pareva che qualche imbroglione non strumentalizzasse il dramma sudafricano per incitare le pance razziste???? ….

    1. sarita

      Eh sì, subito subito.

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