Il trattato che vieta armi nucleari in tutto il Mondo è in vigore dall’inizio del 2021 ma… solo per i paesi che lo hanno ratificato. Sapete quali sono?

La storia del trattato per la messa al bando delle armi nucleari

La proposta è stata fatta all’ONU dal Messico assieme ad altri paesi co-sponsor tra cui Austria, Brasile, Irlanda, Nigeria e Sud Africa.

Il 27 ottobre 2016, a New York l’ONU ha votato la storica risoluzione L.41: la creazione di uno strumento legalmente vincolante per VIETARE E ELIMINARE LE ARMI NUCLEARI DAL MONDO. 123 Stati membri ONU hanno votato a favore della risoluzione, 38 sono stati contrari e 16 si sono astenuti. L’Italia ha votato contraria.

I voti dei paesi che posseggono armi nucleari sono stati:

USA, Russia, Gran Bretagna, Francia, Israele — contrari alla risoluzione
Cina, India, Pakistan — astenuti
Corea del Nord — favorevole alla risoluzione

Qui trovate tutti i voti.

Il 23 dicembre 2016, nella notte di una New York illuminata per le feste natalizie, si è ripetuto il voto. Il nuovo risultato è stato 113 Paesi favorevoli, 35 contrari e 13 astenuti. L’Italia ha votato a favore, ma solo perché il delegato italiano (governo Gentiloni) si è addormentato e ha sbagliato a premere il bottone. O, almeno, è stata la versione che ha dato.

Alla votazione successiva, quella sul testo finale del trattato, il 7 luglio 2017, molti stati non si sono neanche presentati. L’Italia era tra gli assenti, come anche la Russia, gli Stati Uniti e quasi tutti i paesi NATO (eccetto i Paesi Bassi, che sono venuti e hanno votato contrario).

Qui sotto trovate la mappa dei voti.

Trattato per la proibizione delle armi nucleari, voto e posizioni.png
Di <a href=”//commons.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Giorgioalba&amp;action=edit&amp;redlink=1″ class=”new” title=”User:Giorgioalba (page does not exist)”>Giorgioalba</a> – <span class=”int-own-work” lang=”it”>Opera propria</span>, CC BY-SA 4.0, Collegamento

Qui invece trovate l’elenco dei paesi e i loro voti.

La risoluzione è stata comunque votata positivamente dalla maggioranza dei paesi, per la precisione 122, ed è quindi entrata in vigore il 22 gennaio 2021.

Il trattato c’è, ma vale solo per chi lo ha firmato e ratificato

Lo hanno inizialmente firmato 50 paesi. Poi sono diventati 84. Eccoli.

E gli altri?

Gli altri no, hanno evitato di discutere il problema e si sono tenuti le loro armi nucleari. Perché, sì, tra chi non ha firmato il trattato c’è chi possiede armi nucleari e anche tutti i paesi NATO.

Oggi ci spaventiamo per la guerra e per le armi nucleari di Putin. Ma noi italiani cosa abbiamo fatto per liberare il mondo dall’incubo delle bombe nucleari? Cosa abbiamo fatto per sostenere una bellissima risoluzione voluta dalla maggioranza dei paesi della Terra?

NIENTE. Anzi, il nostro Paese ha più volte votato per far tenere queste armi a chi le possiede.

Il trattato attualmente in vigore vieta l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Non è troppo tardi per firmarlo.

Qui sotto l’elenco dei paesi firmatari

Algeria
Angola
Antigua and Barbuda
Austria
Bangladesh
Belize
Benin
Bolivia (Plurinational State of)
Botswana
Brazil
Brunei Darussalam
Cabo Verde
Cambodia
Central African Republic
Chile
Colombia
Comoros
Congo
Cook Islands
Costa Rica
Côte d’Ivoire
Cuba
Democratic Republic of the Congo
Dominica
Dominican Republic
Ecuador
El Salvador
Fiji
Gambia
Ghana
Grenada
Guatemala
Guinea-Bissau
Guyana
Holy See
Honduras
Indonesia
Ireland
Jamaica
Kazakhstan
Kiribati
Lao People’s Democratic Republic
Lesotho
Libya
Liechtenstein
Madagascar
Malawi
Malaysia
Maldives
Malta
Mexico
Mongolia
Mozambique
Myanmar
Namibia
Nauru
Nepal
New Zealand

Nicaragua
Niger
Nigeria
Niue
Palau
Panama
Paraguay
Peru
Philippines
Samoa
San Marino
Sao Tome and Principe
Seychelles
South Africa
St. Kitts and Nevis
St. Lucia
St. Vincent and the Grenadines
State of Palestine
Sudan
Thailand
Timor-Leste
Togo
Trinidad and Tobago
Tuvalu
United Republic of Tanzania
Uruguay
Vanuatu
Venezuela (Bolivarian Republic of)
Viet Nam
Zambia
Zimbabwe

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