Il 23.07.23 la nave Ocean Viking, con già 46 naufraghi salvati a bordo, riceve un mayday e trova una barca con 11 persone.
Le porta in salvo.
Durante l’operazione, mentre i due rhib tornano verso la nave con le 11 persone salvate, sopraggiunge a grande velocità una motovedetta libica classe Corrubia.

Quale motovedetta era?
Sembra una delle e nuove motovedette regalate alla Libia dal Governo Meloni il 24 giugno 2023: la Murzuq 662 e Houn 664. Il criminale internazionale Bija filmò la consegna al porto di Tripoli e ne diede il lieto annuncio su Facebook.
Le due motovedette sono difficilmente distinguibili tra loro ma dal database dei respingimenti del JLProject sappiamo che quella settimana era in servizio la Houn 664, mentre la Murzuq entrò in servizio ad agosto.
Quindi con tutta probabilità la motovedetta libica che sparò sulla Ovean Viking era la Houn 664, regalata dal go verno Meloni alle milizie libiche.
La motovedetta libica vira, insegue i gommoni di salvataggio e spara più volte colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata.

Per fortuna non vi sono feriti e la Ocean Viking torna verso l’Italia con 57 sopravvissuti (46 + 11), tra cui ci sono 5 donne, 16 minori non accompagnati e una bambina di 4 anni.

Le autorità italiane assegnano Civitavecchia come porto di sbarco, a 3 giorni di navigazione.

I precedenti

La cosiddetta guardia costiera libica, addestrata e finanziata dall’Italia, compie spesso crimini in mare: respingimenti illegali, spari su barche di migranti, navi delle ONG, pescherecci italiani. Finora i libici hanno sempre goduto di una pressoché assoluta impunità.

Tra i precedenti, ne citiamo alcuni che riguardano la Ocean Viking, che è stata spesso presa di mira dai libici.

Il 24 aprile 2022 la motovedetta libica Ubari 660 penetrò nella scena del soccorso operato dalla nave Ocean Viking, provocando il panico tra i naufraghi

Il 25 aprile 2022 i miliziani libici della Ubari 660 penetrarono in un soccorso della Ocean Viking con lo stesso modus operandi

Le motovedette regalate dall’Italia alla Libia sparano anche sui pescatori italiani. Il 6 maggio 2021 per esempio la motovedetta Ubari 660 attaccò a colpi di mitragliatore il peschereccio italiano Aliseo impegnato con altre due imbarcazioni in una battuta di pesca in acque internazionali al largo delle coste di Bengasi. I colpi ferirono ad un braccio il comandante dell’Aliseo, Giuseppe Giacalone.

La fornitura di unità navali alla cosiddetta Guardia costiera libica è iniziata prima della caduta di Gheddafi. A maggio del 2009 e a febbraio del 2010 il governo italiano (premier Silvio Berlusconi), donò al rais 6 motovedette classe Bigliani dismesse dalla Guardia di finanza nell’ambito del Trattato di amicizia tra Italia e Libia.
L’accordo venne poi usato nel 2017 come base per il Memorandum Italia-Libia firmato da Paolo Gentiloni. Il governo italiano riconsegnò a Tripoli quattro delle sei motovedette già donate alla Libia nel 2009-2010, ossia la Sabratha 654, la Zawiya 656, la Zuwarah 644 e la Ras al Jadar 648. Le due mancanti erano state distrutte durante la guerra. Sempre nel 2017 il governo italiano si impegnò a fornire altre 6 motovedette e un percorso di addestramento dei guardiacoste libici nella Scuola nautica della Guardia di finanza di Gaeta.
Nel 2018 (governo Conte I) ci fu il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. L’Italia consegnò a Tripoli altre 10 motovedette classe 500 e 2 unità navali da 27 metri, impegnandosi ad addestrare a Gaeta gli equipaggi. Una delle motovedette era la Ubari 660.
A febbraio 2023 il governo Meloni ha donato altre 5 motovedette al governo di Tripoli.
Per capire quante diverse guardie costiere libiche ci siano, ne elenchiamo alcune:
Alle dipendenze del Ministero dell’Interno libico:
• GACS ovvero General Administration for Coastal Security
• GASBCP ovvero General Administration for the Security of Border Crossing Point
• DCIM ovvero General Directorate for Combating Illegal Immigration
• NCC ovvero National Coordination Centre
Alle dipendenze del Ministero della Difesa libico:
• LCGPS ovvero Libyan Coast Guard and Port Security
• LBG ovvero Land Border Guard
• MRCC ovvero Maritime Rescue Coordination Centre
• BMWG ovvero Border Management Working Group
• Local Authorities
Chi chiamò la motovedetta libica?

Quel giorno almeno 3 aerei spia di Frontex pattugliavano il Mediterraneo e probabilmente furono loro a trasmettere ai libici le coordinate della barca. Erano impiegati
dalla “Joint Operation Themis”, un’operazione di controllo delle frontiere europee gestita da Frontex e governo italiano. Themis è una “sinergia tra “l’European Border and Coast Guard Agency (Frontex) e le Autorità italiane con il supporto dei Paesi Membri dell’Unione europea” (cit. Ministero della Difesa italiano https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/jointoperationtriton/index.html). Non comprende i libici. E’ quindi un’operazione esclusivamente europea. In Europa i respingimenti collettivi di stranieri alla frontiera sono illegali, per questo motivo tutti i respingimenti diretti dall’operazione Themis sono considerati illegali dagli attivisti per i diritti umani.
Questo, probabilmente, è un caso di tentato respingimento illegale in Libia.
Fonti:
https://x.com/SOSMedIntl/status/1678034913470169090

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