Dietro questo terribile omicidio, il dramma e lo scandalo delle persone anziane lasciate in totale balia dei truffatori. Come difenderle?

Il caso delle due sorelle anziane narcotizzate e rapinate a Roma va trattato come un caso di omicidio

Ciò che conosciamo della vicenda è ancora poco:

La figlia di una delle due sorelle novantenni, il 15 dicembre dà l’allarme perché la mamma e la zia non rispondono al telefono. Vivono da sole in un appartamento di via Val Maira, nel quartiere Conca D’Oro, III Municipio di Roma.

Alle 15:30 i vigili del fuoco entrano in casa. Trovano una delle due sorelle che si aggira per l’appartamento in stato confusionale e l’altra riversa in terra in condizioni disperate. E’ priva di sensi e sulla testa ha una vistosa ferita, forse conseguenza di una caduta. Entrambe vengono portate all’ospedale Pertini.

L’appartamento è completamente a soqquadro, con cassetti e armadi aperti. Non ci sono segni di effrazione sulla porta di casa.

La donna più grave, la 91enne Maria Pifano, purtroppo non ce la fa e muore in ospedale il giorno dopo, 16 dicembre.

Indagano sulla vicenda il III Distretto Fidene Serpentara di polizia e gli investigatori della squadra mobile.

L’ipotesi, secondo tutti i quotidiani di oggi, è che 48 ore prima (ovvero il 13 dicembre) qualcuno si sia fatto aprire la porta con un pretesto e abbia narcotizzate le anziane per poter effettuare indisturbato la rapina in casa.

Chi può aver ucciso la signora Maria?

Sono tanti i casi di anziani narcotizzati e rapinati in casa. Ciò che sappiamo dalla cronaca e dalle denunce presentate è che il modus operandi tipico è quello delle “false assistenti sociali”, in genere donne all’apparenza innocue, capaci di sedersi sul divano a chiacchierare, di accettare un caffé offerto e di aggiungere narcotici a quello che sta per bere l’anziana vittima.

Stavolta, però, i giornali ipotizzano finti “operatori del gas o dell’acqua“.

I finti operatori del gas

Sono quegli uomini e donne in giacca che si presentano spesso alla nostra porta con delle cartelline per estorcerci nuovi contratti di forniture domestiche. ho scritto “estorcerci” perché i signori e le signore in questione si spacciano per i nostri gestori, ci comunicano falsi aumenti e propongono false soluzioni per evitarli. Una truffa, questa, che attualmente non viene perseguita né ostacolata dalle forze dell’ordine e che miete vittime tra chi non ha gli strumenti per difendersi: anziani e persone straniere.

Questi noti e recidivi truffatori si aggirano indisturbati per le scale dei nostri palazzi. Nel migliore dei casi, truffano persone. Il peggiore potremmo averlo visto oggi.

Non si sa, ancora, se chi ha narcotizzato e ucciso la signora Maria si sia spacciato per un operatore del gas, è solo un’ipotesi. In ogni caso, dobbiamo porci il problema e trovare delle soluzioni per arginare il fenomeno delle truffe porta-a-porta. I truffatori non sono mai brave persone. Si accaniscono sempre sulle persone più fragili.

Moltissimi anziani sono stati vittime di truffe o tentate truffe compiuti da sedicenti operatori. I più “fortunati” hanno sottoscritto esosi contratti telefonici, altri sono stati raggirati in modi peggiori.

Le leggi italiane permettono alle maggiori aziende fornitrici di luce/gas/servizi telefonici di utilizzare altre aziende che aprono, truffano e chiudono (ho raccontato qui di quelle telefoniche). E’ solo tagliando questo rapporto mandante/esecutore che possiamo arginare il fenomeno.

Finti operatori del gas/finti assistenti sociali/finti avvocati… la truffa delle monetine/ la truffa del finto incidente al figlio /la truffa del pacco in contrassegno…

Hanno tentato di truffare anche voi o i vostri genitori o altre persone anziane che conoscete? Se sì, raccontate! (aggiungete pure commenti qui sotto)

Sull’omicidio della signora Maria in queste ore gli inquirenti stanno facendo indagini, controllando le telecamere della zona, interrogando i vicini. Pubblicherò eventuali aggiornamenti.

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