Le sconvolgenti immagini di un minorenne che sta morendo abbandonato da UNHCR in Libia, urteranno la vostra sensibilità. Se ne avete una.
La sua storia anche.
Sono 4 giorni che tentiamo, disperatamente, di aiutarlo. Senza riuscirci.
Alla fine io e i suoi amici abbiamo deciso di pubblicare la sua storia e il video della sua malattia. Non è stata una decisione facile.
Sid (nome di fantasia) è eritreo e ha ora 16 anni. Il 1 luglio 2018, quando ne aveva 15, era su un gommone. E’ stato catturato in mare e deportato in Libia da una nave battente bandiera italiana il giorno seguente. Sid è una delle vittime della deportazione segreta di cui mi sto occupando.
In Libia è stato rinchiuso nel lager di Tarek al Mattar, poi a Zintan, il campo di concentramento che conoscono tutti molto bene per averlo visto in tv. Quello con il pavimento pieno di vermi, che potete vedere in questo video.
A Zintan Sid e i suoi giovani amici hanno sofferto la fame e la sete. Hanno visto cose terribili. Hanno visto morire il loro amico Josi di tubercolosi, abbandonato sul pavimento, senza medicine. Lo hanno assistito fino alla fine.
Anche Sid ha iniziato a star male, ad avere terribili crisi epilettiche.
Pur essendo minorenni, pur essendo eritrei, UNHCR ha lasciato a Zintan per un anno Sid e i suoi amici. Dimenticandoli (anche se tutti noi attivisti abbiamo fatto di tutto per tenere alta la loro attenzione e la loro memoria).
Dopo 7 giorni senza cibo, dopo aver visto morire sul pavimento 23 ragazzini per varie malattie tra cui la tubercolosi, due quindicenni che conosco hanno deciso di fuggire da Zintan. Ma non hanno lasciato indietro il loro amico Sid, che era già molto malato. Lo hanno portato con loro, consapevoli che avrebbe avuto più chance di sopravvivenza fuori.
“Noi qui non abbiamo il papà e la mamma” mi ha spiegato uno dei due, che è più piccolo di Sid “siamo noi il papà e la mamma di Sid“.
Due ragazzini che rischiano la vita per procurare medicine al loro amico. Due ragazzini che di notte non dormono per assisterlo.
Due ragazzini.
Il video
Nel video qui sotto ho montato due filmati che hanno girato gli amici di Sid per spiegare ai medici di MSF i sintomi della sua malattia.
Lo so che è agghiacciante e che una cosa del genere NON dovrebbe essere mostrata. Ma non abbiamo altra scelta.
AGGIORNAMENTO: Dopo alcuni giorni, Youtube ha rimosso il mio video. I contenuti, mi ha spiegato con una mail, erano troppo forti. Ha ragione. Lo erano.
L’aiuto mancato di UNHCR in Libia
Gli amici di Sid hanno chiesto più e più volte a UNHCR – anche stamattina, andando fino al loro ufficio a Tripoli – di ammettere Sid al GDF, che è l’unico posto sicuro in cui potrebbe ricevere assistenza medica.
UNHCR in Libia ha risposto NO
Il cervello di Sid se ne sta andando, scosso da crisi continue. Sta per andarsene anche lui.
Ieri Sid ha tentato il suicidio
Sid si sente un peso per i suoi amici, non vede una via di uscita, perché non c’è per lui e per tutti quelli che UNHCR ha abbandonato in Libia.
Così ha tentato di uccidersi.
Lo hanno fermato i suoi amici. Che ora sono diventati il suo papà e la sua mamma, anche se sono più piccoli di lui, anche se sono stati abbandonati come lui.
Il nostro appello a UNHCR in Libia:
Fate entrare questo ragazzino con i suoi “nuovi genitori” al GDF. Curatelo. Lasciatelo guarire. Lasciatelo vivere.
Il nostro appello a tutti voi:
Raccontate cosa fa la Libia a questi ragazzini.
Non dimenticate.
Non vi arrendete.
Aggiornamento 3 ottobre
Innanzitutto ringrazio chi ha diffuso questo appello e i tantissimi che hanno chiamato UNHCR chiedendo loro di salvare Sid.
La segnalazione del caso è stata inviata a:
- UNHCR Libia
- UNHCR Italia
- ONU
- Commissione Europea
- Parlamento Europeo
Siamo in attesa che qualcuno risponda.
Aggiornamento 14 ottobre
Sia lo staff di UNHCR Libia che lo staff di UNHCR Italia conoscono il problema. Ma non hanno ancora mosso un dito per risolverlo.
E dire che si tratta di far entrare un ragazzino denutrito in un edificio che ha la capienza di 1000 (mille!) posti.
Firmate la petizione per salvare Sid!
La trovate su Change a questo link.
Firmatela e condividetela.
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Buongiorno,
Sono un sostenitore UNCHR da diversi anni e mi sconvolge sapere che succedono cose come questa.
Non credo sia facile per una organizzazione come UNCHR arrivare ovunque ma mi auguro che facciano qualcosa.
Ho già scritto al supporto sostenitori sperando che possano fare qualcosa.
Spero con tutto il cuore che per SId sia fatto qualcosa e venga messo in salvo insieme ai suoi amici/famiglia.
Grazie
Angelo
Grazie Angelo
Sid non è l’unico abbandonato da UNHCR. Ce ne sono moltissimi, compresa una bimba nata 2 settimane fa.
Lo staff di UNHCR Libia, a mio parere, ha colpe pesantissime.
Pochi sanno che in molti Stati i dipendenti di UNHCR vendono le ricollocazioni ai rifugiati (che ne avrebbero diritto gratis). E successo in Kenya e in Sudan.
Quello che mi scrivi è molto triste e molto grave, sopratutto considerando che chi fa donazioni come me è spesso all’oscuro di queste manovre.
Se non ci si può fidare di organismi umanitari che dovrebbero essere una garanzia di chi ci si può fidare?
Grazie ancora
Angelo
Buongiorno,
Ho di nuovo contattato Unhcr per cercare di avere notizie su come si stanno muovendo.
Faccio donazioni da anni e anche se sono consapevole che non tutto si può risolvere non posso accettare
L’immobilismo dimostrato un questa circostanza.
Se non otterrò risposte esaurienti penso che dirigerò le mie risorse verso enti più attenti.
Auguro a Sid tutto il bene, spero che si riesca a risolvere la sua situazione.
Grazie
Angelo
Anche io sto aspettando di sapere se UNHCR farà qualcosa contro la corruzione del suo staff libico.
Settimane fa ho passato tutto il materiale che ho agli investigatori UNHCR a Ginevra. Ma dalla Libia mi dicono che lo staff locale è ancora attivo e non ci sono stati provvedimenti contro i corrotti.