La prima pappa che un bambino mangia al suo svezzamento, verso i 5 mesi di vita, è in genere una minestra di verdure frullate, molto basic, composta innanzitutto da zucchina, lattuga e carota. Poi, assieme alla carne, si aggiungeranno via via altre verdure a questo zuppa, arricchendola sempre più di sapore e colore.
Tutti i genitori ricordano, chi con affetto chi meno, questo primo anno di minestroni frullati preparati spesso ad orari improbabili. Per me è un ricordo molto caro. Ero concentratissima nel voler realizzare la pappa perfetta e quest’attività coinvolgeva praticamente tutto il mio quartiere: la fruttivendola per le verdure più fresche, la mia macelleria per la carne (ad un certo punto frullammo un filetto che era una meraviglia). Una sera a cena servii al mio compagno una “creme de lo chef” con crostini accompagnata da una bottiglia di Nebbiolo. Fu deliziato. Era la pappa di Nadia.
Ma ora diamo uno stop ai ricordi e torniamo al nostro gioco.
Come momento iniziale di Pappa Vera ho scelto il minestrone. Per il fatto di essere stata la prima pappa conosciuta da mia figlia ma anche per due altri motivi: è semplice, è colorato.
La preparazione del minestrone può iniziare dal fruttivendolo: accompagniamo il bambino tra le verdure e lo aiutiamo a scegliere quelle che serviranno per la ricetta. Mia figlia ha sempre adorato questo momento: sceglie con gli occhi la zucchina più bella (la regola è “se la tocchi la compri”), la prende e poi passa alla verdura successiva. A volte chiede “Mamma, ce lo mettiamo questo?” e devo dire che sono sempre proposte sensate. Pretende di pagare il conto, si stupisce se da una banconota e le vengono restituite più monete, a due anni il senso del denaro è ancora molto vago.
E adesso siamo a casa. Può iniziare la preparazione.
Ecco cosa vi serve:
- Un foglio bianco
- Pastelli colorati o colori a cera
Ma come? Non è una ricetta?
Si, ma per passare al vero è bene iniziare dal finto. Disegnare le verdure che metteremo nel minestrone ci aiuterà a ripassare la ricetta e a ricordarci la forma e il colore delle varie cose.
Ecco un esempio di disegno. Ci vuole un minimo di immaginazione per guardarlo ma un senso ce l’ha.
Il grosso pomodoro centrale è il primo ingrediente che abbiamo preso.
Non vi offendete se non vi faccio la lista delle verdure che vanno messe nel minestrone. Pappa Vera è un manuale di gioco, non di cucina. Metteteci quello che volete, a seconda della stagione e dei gusti. Come diceva mia nonna Marcella solo 3 cose non devono mai mancare: sedano, cipolla, pomodoro.
Adesso bisogna lavare le verdure ed è un lavoro che fa il bambino. Un bel panchetto, un lavandino pieno d’acqua e il gioco è fatto.
Via via si passano le verdure pulite al genitore che controlla, monda, sbuccia, taglia e butta in pentola.
Il minestrone è sul fuoco e adesso possiamo fare qualche altro gioco. Divertitevi e non dimenticatevi della pentola che bolle: prima o poi capita a tutti, soprattutto a quelli che vivono intensamente, di bruciare il brodo.
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