Io Gioco Pulito ha pubblicato una mia inchiesta sulle armi sportive che sparano fuori dai poligoni.
E’ stata in prima pagina per una settimana.
Per me è una specie di esordio nel giornalismo e sono molto contenta.
Non avendo mai studiato giornalismo ma avendo una grande esperienza di cinema documentario, per scriverla ho lavorato esattamente come lavoro per i documentari. Le regole sono poche e importanti: parlare con la gente, ASCOLTARE, controllare le fonti, capire cosa vuoi raccontare e alla fine narrare una storia.
Alcune fonti qui sono state un problema, data la serietà dell’argomento erano restie a parlare e non volevano farsi nominare. Dopo aver raccontato come le armi italiane hanno sparato non contro ladri ma contro donne e bambini, volevo accertare bene il motivo per cui gli italiani, negli ultimi dieci anni, sono corsi a prendere il permesso di detenzione per arma sportiva e a comprare pistole che sulla carta possono sparare sulo nei poligoni ma che di fatto vengono tenute in casa.
Il Tiro a Segno Nazionale rilascia decine di migliaia di permessi ogni anno, questo dato non ho avuto difficoltà ad averlo. Ma, mi sono chiesta, quanti di quelli che lo prendono sono dei veri sportivi, ovvero prendono il patentino per poi andare a sparare in un poligono?
Nessuno voleva rispondermi. Ma alla fine uno solo dei poligoni che ho contattato mi ha confessato la verità: di 1600 permessi rilasciati solo 5 persone sono tornate a sparare. Un dato agghiacciante.
Basta, non vi anticipo altro…
Leggete l’inchiesta su IoGiocoPulito!
Armi Sportive o armi di morte: quelle pistole che sparano fuori dai poligoni
Nell’ultima decade sono quadruplicate le armi detenute per uso sportivo. C’è un nuovo interesse per il Tiro a Segno oppure gli italiani hanno trovato un escamotage per poter tenere una pistola in casa?
…
Potete leggere l’inchiesta sul sito di Io Gioco Pulito a questo link.
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