Matteo Salvini ha accusato Carola Rackete di aver portato in Italia i 3 torturatori di Zawiya, che sarebbero stati salvati dalla Sea Watch.

Ovviamente Carola Rackete non aveva idea di chi fossero. Il suo dovere è salvare persone, non arrestarle. In ogni caso, se i 3 torturatori fossero tornati in Libia, avrebbero probabilmente continuato a lavorare nel sistema dei lager libici (finanziato dall’Italia), avrebbero ripreso a torturare, stuprare, uccidere, avrebbero goduto dell’assoluta impunità. Invece in Europa sono stati arrestati.

Ma non è questo l’argomento di questo tutorial per zucche vuote.

L’intento di questo mio nuovo tutorial è:

Spiegare alle zucche vuote che centinaia di torturatori e assassini libici sono stati portati in Italia dal Governo italiano. Non da Carola Rackete.

Dove?

A La Spezia e a Gaeta.

E a spese nostre.

Chi erano?

I militari della cosiddetta guardia costiera libica, quelli che:

Non tutti lo sanno, ma questi torturatori e assassini sono stati ospitati in Italia per dei “corsi di formazione”. A Gaeta e a La Spezia.

Ad agosto 2018 il ministero guidato da Matteo Salvini ha indetto una gara da quasi 1 milione di euro per formare in Italia equipaggi della polizia libica.

Quattro training di quattro settimane ognuno destinati a cinque equipaggi della cosiddetta guardia costiera libica.

Importo stimato: 993.176,54 euro delle nostre tasse.

Davvero ci siamo ritrovati i torturatori e gli assassini della cosiddetta guardia costiera libica a spasso per le strade delle città italiane?

Sì. A La Spezia per esempio. Lo ha raccontato Nello Trocchia in una puntata di Piazza Pulita dell’11 aprile 2019.

C’è una GRANDE differenza tra ciò che ha fatto Carola Rackete e ciò che ha fatto Matteo Salvini.

E’ questa:

  • Carola Rackete non sapeva chi fossero i 3 torturatori di Zawiya
  • Matteo Salvini SAPEVA PERFETTAMENTE chi fossero i componenti dei 5 equipaggi libici che ha fatto soggiornare a La Spezia a spese nostre.

Anche il governo Gentiloni ha portato in Italia i torturatori e gli assassini della Guardia Costiera Libica.

Anche il ministro Minniti sapeva chi fossero i militari della cosiddetta guardia costiera libica che sono stati formati e alloggiati nel 2018 a Gaeta, con servizio di “pensione completa“.

Il 21 aprile 2017 il ministro Minniti ha addirittura festeggiato con una cerimonia pubblica la fine del corso di formazione.

Anche questa formazione è stata pagata con i nostri soldi e ci è costata tantissimo.

E l’attuale Governo? Porterà ancora assassini e torturatori libici in Italia?

Finchè gli accordi Italia-Libia rimarranno in piedi, ho paura di sì.

Non so quale città verrà scelta stavolta. Non so quanto soldi costerà agli italiani. Ma stiamo attenti.


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Questo articolo ha un commento

  1. Franca Verda Hunziker

    La responsabilità italiana è …antica e risale agli accordi di Berlusconi con Gheddafi. Grosse responsabilità anche dell’UE, basti pensare al mandato Frontex, alle ispezioni- farsa nei centri di detenzione ( e di tortura) libici. La situazione oggi è ancora peggio, con la recrudescenza dei bombardamenti e l’assoluta anarchia vigente in Libia in stato di guerra civile. Ogni giorno SOSMediterranee e MsF con le loro navi ripescanp cadaveri in acque SAR e salvano decine di naufraghi. Nessuno ne parla più.

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