“Disarmare gli italiani” è la raccolta di articoli, storie e racconti che periodicamente vedete apparire sul mio blog.

Raccontare gli effetti delle armi da fuoco nelle case italiane è un impegno che ho assunto da qualche anno, unendomi a straordinari amici come Giorgio Beretta di Rete italiana per il disarmo e Opal, Stefano Iannaccone con il suo bel blog Addio Alle Armi e Gabriella Neri e la sua bella famiglia a cui un uomo con un’arma regolarmente detenuta ha portato via Luca.

Le pistole nelle case degli italiani sparano, ma non contro i ladri, come qualcuno (che ci guadagna!) vorrebbe farci credere. Sparano bensì su donne e bambini, su mogli e figli.

Nell’ultimo anno gli omicidi in famiglia con armi da fuoco legalmente detenute sono stati più di quelli per mafia e criminalità.

Nel 2018 ci sono state:

  • 65 vittime uccise da familiari con armi da fuoco legali
  • 12 omicidi commessi a scopo di furto o rapina
  • 19 persone uccise a colpi di pistola da mafiosi

Disarmare gli italiani, vuol dire farli ragionare

Soprattutto vuol dire spezzare la cappa di paura dell’altro indotta ad hoc da quei politicanti che stringono accordi economici con le aziende produttrici di pistole e poi scrivono decreti legge per spacciare legalmente armi da fuoco.

La paura è qualcosa di umano, ma ragionando dovrebbe essere ovvio che l’uomo nero che entra di notte nelle nostre case è una sciocca favoletta per bambini mentre la presenza di uno strumento pericoloso all’interno della nostra casa è un rischio reale.

Disarmo gli italiani raccontando

“Se osservi un fenomeno, un po’ lo modifichi” dice in fisica l’Effetto Hawthorne.

“Se poi lo racconti, puoi cambiarlo ancora di più” dico io.

Ed è per questo motivo che ho scritto tutte le cose qui sotto.

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