Andrea Costa assolto. Dopo un lungo e faticoso processo insensato. La felicità degli amici del Baobab.

Oggi ho partecipato volentieri al presidio a piazzale Clodio.

All’interno del palazzo di giustizia si leggeva la sentenza del processo ad Andrea Costa, che rischiava da da 6 a 18 anni di carcere per aver aiutato nove profughi africani ad andare da Roma a Ventimiglia, per aver comprato loro un biglietto del treno e preparato loro un cestino da viaggio con il pranzo al sacco.

Fuori dal palazzo c’era tanta gente, di varie associazioni, a ribadire che la solidarietà non è e non può essere un reato. Io ero lì anche in rappresentanza del nodo romano di Mediterranea Saving Humans, di cui faccio parte.

Eravamo, comunque, tutti un po’ preoccupati perché, nonostante l’inconsistenza delle accuse, siamo in Italia.

Ma per fortuna Andrea è stato assolto!

Due anni di processo assurdo e costoso

Era il 2016, il Comune di Roma aveva appena sgombrato il presidio umanitario di Baobab Experience. I nove profughi africani volevano raggiungere il Campo della Croce Rossa di Ventimiglia. I volontari del Baobab li aiutarono a comprare i biglietti del treno.

Il bilancio: anni di intercettazioni, pedinamenti, indagini e due o tre diversi pubblici ministeri, l’ultimo dei quali oggi ha deciso di lasciare cadere le accuse contro Andrea Costa e contro gli altri due attivisti finiti nei guai per aver aiutato nove persone a comprare un biglietto del bus per Ventimiglia.

“Il fatto non sussiste” sentenzia la giustizia italiana al termine del lungo e costoso processo a carico dei contribuenti.

Andrea Costa assolto

Tutto è bene quel che finisce bene, ma quanti processi del genere intasano i tribunali italiani al solo scopo di dissuadere le persone ad aiutare gli altri?

“Procedimenti penali per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare nei confronti di attivisti, volontari e associazioni hanno spesso un effetto paralizzante e ostacolano l’attività umanitaria, ben prima che si arrivi a un’eventuale sentenza” avverte Amnesty International.

“Assolto perché il fatto non sussiste!” scrive il Baobab “Siamo felici ma siamo arrabbiati. Nessuno riparera’ il danno ricevuto, ma abbiamo tutta l’energia per gridare ancora più forte che la solidarietà non è reato!”

Il video dell’uscita di Andrea Costa dal tribunale

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