Il 13 aprile 2020, il giorno di Pasquetta, 12 migranti muoiono in mare e i 51 sopravvissuti vengono respinti in Libia da un peschereccio segretamente affittato dal governo di Malta.

Si scopre che il governo maltese, oltre ad essere responsabile di una lunga serie di omissioni di soccorso nella gigantesca zona SAR che si è autoassegnato, sta operando respingimenti illegali segreti in Libia.

A coordinare le comunicazioni tra autorità maltesi e libiche durante la Strage di Pasquetta è Neville Gafà, il capo dello staff del primo ministro Joseph Muscat. «Ho fatto tutto questo su istruzioni dell’Ufficio del Primo Ministro, dopo che il suddetto ufficio mi ha chiesto di aiutare attraverso il coordinamento diretto con il ministero degli Affari interni libico e la Guardia costiera libica – ammette Gafà in un’intervista al giornale maltese Newsbook.

I respinti in Libia sono 51, tra cui una bimba di 47 giorni, atri 2 bambini e 8 donne. Vengono sbarcati il 15 aprile a Tripoli alla presenza di IOM e deportati nel lager libico di Triq Al Sikka.

La Strage di Pasquetta è anche un tassello della storia del contrabbando di petrolio tra Libia e Malta. Si leggano l’ottima inchiesta di IrpiMedia e gli articoli di Nello Scavo.

Il peschereccio utilizzato per il respingimento illegale è il Tremar. Il comandante si chiama Amer Abdelrazek, è egiziano e a Malta è titolare di due società armatrici: Daha Oil & Gas e Rema Fishing (diventata in seguito Rema Trading). Le forze dell’ordine europee ritengono Amer Abdelrazek un contrabbandiere di carburante. Intervistato dal New York Times, racconta che il suo peschereccio è intervenuto sia nelle operazioni di salvataggio che in quelle di respingimento e che è rimasto sempre in acque internazionali (12 miglia a largo di Malta).

L’armatore Carmelo Grech ammette di essere stato ingaggiato e pagato almeno quattro volte dal governo maltese per deportare in Libia illegalmente e in segreto persone migranti  (Fonte: Nello Scavo)

Gli avvocati Paul Borg Olivier ed Eve Borg Costanzi a nome dei richiedenti asilo respinti, stanno facendo una causa.

I precedenti

Anche nel 2019 ci sono prove che Malta operasse respingimenti in Libia illegali e segreti.

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