Ecco i messaggi che Salvini postava durante il sequestro Open Arms. Erano astiosi e sguaiati, personali, non certo da ministro.
1 agosto 2019 – primo giorno del caso Open Arms
Il 1 agosto 2019 la nave Open Arms, durante la sua Missione 65, operò un salvataggio: una barca di legno blu con 55 persone. 20 erano le donne e 2 i neonati.
Quel giorno il ministro dell’interno Matteo Salvini, con toni aggressivi, scrisse su Twitter:
“Mi sono rotto le palle” è un’espressione non molto consona alla carica istituzionale che ricopriva (ministro dell’Interno e vicepremier). Ma forse era nervoso: lo stesso giorno, se ricordate, chiamò “zingaraccia” una donna rom.
In serata Matteo Salvini firmò, insieme al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e a quello della Difesa Elisabetta Trenta, il provvedimento che prevedeva il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane per la nave Open Arms. Era scattata l’applicazione del “decreto Sicurezza bis” e, di conseguenza, il divieto di entrare in acque territoriali.
Forse questo lo calmò un po’, perché poi postò un messaggio sui cagnolini abbandonati.
Una settimana di negazione
Per la settimana successiva, mentre la Open Arms aveva ormai a bordo 124 persone tra cui bambini, neonati, donne incinte, malati e feriti, Salvini non nominò mai il caso sui social e produsse una serie incredibile di contenuti alternativi che andavano da Bibbiano a presunte minacce ricevute dagli studenti ai soliti cagnolini e gattini. Il tutto intervallato da millemila spot sul decreto sicurezza bis e dalle dirette del suo inarrestabile tour elettorale per i locali e le spiagge più in.
Il 7 agosto Salvini tornò a parlare di Open Arms
Il 7 agosto nel caso Open Arms intervenne il Garante nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, sottolineando come lo stallo in mare avesse “un impatto rilevante sui diritti fondamentali delle persone soccorse, impossibilitate allo sbarco e in quanto tali impedite nella propria libertà di movimento, ed esposte al rischio di trattamenti contrari sia al senso di umanità sia alla dignità delle persone stesse“.
E Salvini tornò a dire la sua con messaggi meno sguaiati dei precedenti ma ugualmente minacciosi.
9 agosto – l’arrivo di Richard Gere
Il 9 agosto l’attore Richard Gere salì sulla nave per portare viveri e lanciare un appello: “La cosa più importante per queste persone è avere subito un porto sicuro, scendere a terra e iniziare la loro nuova vita. Non siete soli”. Parole alle quali Matteo Salvini rispose: “Speriamo che si abbronzi, che si trovi bene, non penso gli manchi nulla”.
E poi:
Era un momento un po’ delicato per la popolarità di Salvini. Il suo tour non stava andando come sperava. Dovunque, invece che applausi beccava fischi e forse pativa il confronto con il bell’attore americano amato da tutti e soprattutto tutte. “Il ricco attore viene in Italia a fare il fenomeno buonista in barca con le Ong” scrisse Salvini, ancora, il 12 agosto.
13 agosto – Salvini sapeva di non poter ordinare di sbarcare le persone in Libia. Avrebbe commess un reato.
Il 13 agosto Salvini scrisse “La Libia ha dato disponibilità” alla Ocean Viking (la nave francese), non “L’Italia ha ordinato” oppure “Io ordino alla Ocean Viking di sbarcare le persone in Libia”. Probabilmente sapeva che le leggi italiane puniscono con la galera chi ordina respingimenti dalle acque internazionali alla Libia. Negli anni successivi il comandante della Asso Ventotto, che evidentemente non lo sapeva, verrà condannato tutte e 3 le volte, anche in Cassazione, ad un anno di reclusione per il respingimento del 31 luglio 2018.
Alla Open Arms Salvini non ordinò, quindi, di deportare illegalmente le persone in Libia (altrimenti oggi sarebbe sotto processo anche per questo capo di imputazione) ma in Spagna, porto europeo, e quindi sicuro, ma che si trovava ad una distanza folle. Legale ma infattibile. Ricordiamo che ogni giorno c’era un’evacuazione medica urgente e che proprio quel giorno, il 13 agosto, un neonato rischiava la vita.
14 agosto: il TAR sospese il divieto di ingresso
Il 14 agosto il Tar del Lazio, a cui era stato presentato un ricorso, sospese il divieto di ingresso in acque territoriali italiane che era stato firmato da Matteo Salvini, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli.
Salvini non reagì bene. Se la prese con i colleghi di governo.
E annunciò un ricorso al consiglio di Stato. Il tutto con toni da influencer (“fai girare”…)
Era proprio arrabbiato
A quel punto la Open Arms si avvicinò alle coste italiane.
15 agosto: Salvini “non molla”
Stressato, Salvini quel giorno firmò altre carte e twittò un po’ di tutto attaccando tutti.
Non si fermava…
A me, ricordo, fece anche un po’ paura. “Per fortuna” pensai “non ha codici di lancio di armi nucleari o roba del genere”.
Se la prese anche con Conte che evidentemente era preoccupato come me:
La Open Arms ancorò a largo di Lampedusa, ma ancora senza il permesso di entrare in porto. Salvini, sempre più arrabbiato, twittò e twittò per ore, anche il giorno dopo.
16 agosto: Salvini venne indagato per sequestro di persona
Alla fine la Procura lo indagò per sequestro di persona.
Dal 17 agosto: i “finti malati” e “finti minori”.
Esauriti gli argomenti, con l’indagine su di lui, gli alleati che lo avevano mollato, non sapendo che altro inventare, Salvini scrisse che i naufraghi erano “finti malati” e “finti minori”.
Ma le immagini delle naufraghe e dei naufraghi di Open Arms lo smentirono davanti a tutto il mondo.
E dopo tanti brutti screenshot voglio finire questo articolo proprio con quelle immagini di bimbi e mamme e nonne oggi finalmente libere nonostante Matteo Salvini.
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Non ritengo utile e non mi piace attaccare nessuno, sarebbe meglio dare idee positive senza rimestare altro. Il periodo che stiamo vivendo è carico di atrocità e brutture, i giovani vengono irrorati di nefandezze vere o false, dovremmo innalzare lo sguardo verso il meglio e non deprimere ancora di più lo stato delle cose.
Su una cosa hai pienammente ragione Fulvia: i tweet di Salvini sono deprimenti.
E questo è un ministro della repubblica italiana vergogna per l’ Italia è purtroppo ancora ministro in questo governo cosa combinerà