La pistola del deputato Emanuele Pozzolo di Fratelli d’Italia ha sparato ad una festa di Capodanno, ferendo una persona. Chi ha premuto il grilletto?

Oggi è il 2 gennaio, the day after una notte di Capodanno con morti e feriti causati da fuochi artificiali e spari di pistole nelle case, al sud come al nord, tra i poveri e tra gli straricchi, in contesti di malavita camorrista e ad una festa di parlamentari di Fratelli d’Italia a Biella. Ad Afragola la polizia ha già arrestato un uomo che ha sparato colpi di pistola per festeggiare, uccidendo la zia. A Biella invece le indagini sono più complesse perché il deputato Emanuele Pozzolo di Fratelli d’Italia – la cui pistola ha sicuramente sparato ferendo una persona – ha rifiutato lo stub test, che è quel test forense che trova tracce di polvere da sparo su mani e vestiti. Ha rifiutato anche di sottoporsi al test alcolemico. L’ha fatto appellandosi all’immunità parlamentare. La polizia non può, quindi, accertare chi ha sparato.

Due casi paralleli, quelli di Afragola e Biella, con iter investigativi molto diversi data la presenza, a Biella, di ricchi potenti parlamentari del Governo Meloni. Sono poche anche le notizie che filtrano da Biella e, anzi, siamo fortunati che la storia sia finita sui giornali e non occultata immediatamente.

Vediamo ora i punti certi della vicenda:

Il deputato Pozzolo ha portato una pistola carica ad una festa di Capodanno

A Capodanno, poo dopo la mezzanotte, il deputato Emanuele Pozzolo di Fratelli d’Italia è andato ad una festa nella pro loco di Rosazza, provincia di Biella, organizzata da Francesca Delmastro, la sindaca del paese, che è la sorella del sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, che era presente alla festa.

Il deputato Emanuele Pozzolo ha portato una pistola carica da lui regolarmente detenuta, precisamente una North American Arms calibro 22.

Non sappiamo se il deputato ha un porto d’armi (che permette di portare la pistola in giro) oppure un permesso di detenzione ad uso postivo (che non permette di portare la pistola in giro, se non al poligono di tiro). Non sappiamo se il deputato pozzolo detenga in casa anche altre armi.

Non sappiamo se alla festa erano presenti dei bambini.

Emanuele Pozzolo e Andrea Delmastro

La pistola del deputato Pozzolo ha sparato ferendo una persona

Un proiettile ha colpito la gamba di un invitato, un trentunenne imparentato con un membro della scorta del sottosegretario Delmastro.

La vittima è stata portata in ospedale e ha ricevuto una prognosi di 10 giorni. E’ un dato importante in questa vicenda, perché il reato di lesioni è perseguibile d’ufficio solo se alla vittima siano stati riconosciuti almeno 21 giorni di prognosi. Altrimenti è un reato perseguibile solo se la vittima sporge denuncia. Qui però siamo di fronte a lesioni personali aggravate. Le aggravanti dell’art 582 sono: “se il fatto è commesso con armi o con sostanze corrosive, ovvero da persona travisata o da più persone riunite”. C’è un’arma e quindi si è potuto procedere senza la querela di parte. (articolo 582 del codice penale).

Al momento NON sono state depositate querele di parte.

Chi ha premuto il grilletto?

Sappiamo quale pistola ha sparato ma non chi abbia premuto il grilletto perché il deputato Pozzolo ha rifiutato lo stub test appellandosi all’immunità parlamentare.

“Non ho sparato io” ha dichiarato il deputato Pozzolo, raccontando di aver ceduto la pistola ad altri, ma non a chi. Non si capisce, a questo punto, perché abbia rifiutato di sottoporsi ai test balistici.

Chi ha sparato allora? Lo stesso Pozzolo anni fa scriveva su Facebook che una pistola non può sparare da sola…

Emanuele Pozzolo

La Procura di Biella sta cercando di contestare l’immunità parlamentare: non andava accordata perché non era stato chiesto al deputato di sottoporsi a una perquisizione personale o domiciliare, ma solo di effettuare un esame tecnico.

In ogni caso ci facciamo alcune domande: é legale cedere ad altri la propria pistola carica con, probabilmente, un colpo in canna? Dichiarando di aver ceduto l’arma a terzi, il deputato si è autoaccusato di omessa custodia? Di quali reati può essere accusato Pozzolo? Le lesioni personali pare si escludano, a meno che il parente dei membri della scorta di Delmastro non presenti una denuncia, cosa che ancora non ha fatto.

I post pro armi cancellati dal profilo Facebook di Pozzolo

Ci siamo accorti che alcuni post sul profilo Facebook del deputato Pozzolo di Fratelli d’Italia sono scomparsi. In particolare quelli pro-armi. Sarà un bug?

Ricordiamo che Fratelli d’Italia è favorevole alle armi nelle case degli italiani e il deputato Pozzolo è sempre stato in prima linea su questo argomento.

Per fortuna alcuni post, solo i vecchi, possono essere recuperati, fino a qualche anno fa era possibile inoltrare in automatico i propri post da Facebook a Twitter e Pozzolo lo aveva fatto. Li troviamo così sul suo account Twitter.

In questo post – salvato parzialmente – Pozzolo si esprimeva in questo modo contro, pare, il Parlamento UE che voleva limitare l’uso di armi da fuoco da parte di privati cittadini:

Emanuele Pozzolo

Ma ce ne sono molti altri.

Emanuele Pozzolo
Emanuele Pozzolo

In queste ore Valerio Minnella sta screenshottando tutto.

Qualcosa comunque è rimasto anche nell’accout Facebook:

Emanuele Pozzolo

Conclusione

Soltanto un’ora prima di apprendere questa brutta storia scrivevo: “Le pistole (che il Governo vuole nelle case italiane) uccidono. Non solo a Capodanno“.

Questo è la situazione che il Governo italiano sta creando. Andrà sempre peggio se non facciamo qualcosa.

Aggiornamenti:

Fratelli d’Italia definisce il caso “non politico” ma non contesta l’immunità parlamentare

Un comunicato di Fratelli d’Italia ha cercato di liquidare la vicenda come “un caso non politico”.

(Eppure, ci serebbe da obiettare, il deputato Pozzolo di Fratelli d’Italia sta usufruendo dell’immunità parlamentare e quindi il caso E’ politico).

Angelo Bonelli scrive al presidente della Camera contestando l’uso dell’immunità parlamentare.

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli scrive: “In una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana chiedo di verificare con urgenza l’adozione di provvedimenti nei confronti dei deputati Pozzolo e Delmastro e in particolare sul rifiuto di sottoporsi a test richiesti dalle Forze dell’Ordine. Chiedo al ministro Piantedosi di chiarire oggi se l’On. Pozzolo si sia realmente rifiutato di fare il test alcolemico e il test dello stub, utilizzando la sua immunità parlamentare. Se questo comportamento fosse confermato, ci troveremmo di fronte a un esercizio inaccettabile di arroganza e di abuso delle prerogative da parte di un deputato: l’immunità serve per proteggere il parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni e non certo per nascondere i reati come quello di omesso controllo. Piantedosi ha il dovere di confermare o smentire l’accaduto e, se non lo farà oggi, chiederemo che venga in Aula per rispondere a una mia interrogazione. Intanto Giorgia Meloni che dice?”.

Avviate le pratiche per revocare il porto d’armi a Pozzolo

La prefettura di Biella ha fatto sapere che sono state avviate le pratiche per revocare il porto d’armi al deputato Pozzolo. (Fonte)

Pozzolo indagato per lesioni aggravate. Fatto il test della polvere da sparo. Ma non ha voluto consegnare i vestiti appellandosi all’immunità parlamentare

L’ANSA ha editato gli articoli in cui raccontava del rifiuto di Pozzolo a sottoporsi allo stub test. Sostiene ora che dopo un primo momento in cui il deputato si è rifiutato di sottoporsi al test, le analisi sono state fatte sia sulle mani che sugli indumenti del deputato. Non si conoscono i risultati.

Sempre secondo ANSA, Pozzolo sarebbe indagato per lesioni aggravate. Ricordiamo che l’articolo 582 del codice penale (lesioni personali) è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni ma che per lesioni inferiori ai 21 giorni di prognosi si procede solo a querela della persona offesa. La vittima in questo caso NON ha presentato querela ma la procura di Biella ha proceduto d’ufficio perché qui siamo di fronte a lesioni personali aggravate. Le aggravanti dell’art 582 sono: “se il fatto è commesso con armi o con sostanze corrosive, ovvero da persona travisata o da più persone riunite“. Quì c’è un’arma e quindi si è potuto procedere senza la querela di parte.

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. Valerio Minnella

    Nel frattempo il deputato-pistola ha accettato il test sugli abiti (che dovrebbe essere negativo, dato che ha dichiarato di non avere sparato lui, e quindi non si capisce perché non l’abbia accettato subito).

    Peccato, invece, che il test sull’assunzione di alcool (che poteva generare un’aggravante alle accuse) non si possa più fare, perché è passato troppo tempo.
    Ah, forse si capisce, invece.

    1. sarita

      Per l’alcool non c’è più tempo, è vero. Per il test antidroga?

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