Chi non ne può più dei mercatini di Natale alzi la mano.

Non si può fare una passeggiata senza scoprire che piazze, strade, parchi e parcheggi di una volta si sono trasformati in circhi di bancarelle con variopinta paccottiglia in esposizione.

Non si può aprire un giornale o un blog che… eccolo lì, l’immancabile articolo sui mercatini di Natale!

I più invasati sono i travelblogger che recensiscono gite ai mercatini di Natale come fossero viaggi in Patagonia e nel farlo si sentono anche originali. “Ecco il MIO articolo sui mercatini di Natale”, titolano. Non paghi, dialogano anche con un’inesistente claque: “Me lo avete chiesto e richiesto ed eccolo qui: l’articolo sui mercatini di Natale”.

Ho un gruppo Facebook abbastanza frequentato, si chiama Travel Blogger Italia e riunisce, appunto, i travelblogger italiani che si scambiano i loro articoli. Un bel posto dove scambiarsi foto, informazioni e dritte su ogni tipo di viaggio. Ma, ahimé, ultimamente è posseduto dai diabolici mercatini.

L’apice si raggiunge quando lo stesso travelblogger combina le due patologie tipiche del travelblogger, che sono:

  • i mercatini di Natale, appunto
  • le LISTE.

Le liste mi fanno vomitare ancor più dei mercatini

“Le 9 mete di tendenza per l’estate 2020”, “I 18 modi di fare la valigia al proprio cane”, “I 7 ristoranti nazivegani migliori di Bari”, “I 13 cessi dove farla quando ti scappa a Praga”.

I travelblogger continuano da anni, imperterriti, a fare liste di tutto.

La tempesta perfetta, ovviamente, si crea con… i 10 migliori mercatini di Natale.

Ma perchè?

Perchè fare liste e recensire inutili mercatini di Natale quando si potrebbe semplicemente raccontare il mondo dei viaggi come lo si vive davvero?

Semplice: perché qualcuno ha detto che funziona, che piace, che la gente desidera leggere liste e desidera leggere articoli sui mercatini di Natale.

Sarà vero?

No, non è vero, la gente si è stufata!

Giorni fa sul gruppo Travel Blogger Italia è comparso un sondaggio.

Nessuno forse aveva un’idea chiara di cosa fossero i libri sul nord per Natale, ma di certo non si sono lasciati sfuggire la possibilità di sfangarsi l’ennesimo articolo sui mercatini di Natale. Almeno provvisoriamente.

Quindi cari travelblogger…

… che spesso scrivete bene o anche molto bene, non fidatevi degli espertoni di SEO che vi dicono che sul blog vi servono liste e mercatini di Natale. La gente si è stufata di leggere sempre le stesse cose e ad alcuni, per esempio me, i mercatini (e anche le liste) fanno proprio venire da vomitare.

Io al consumismo del Natale sono riuscita a trovare un antidoto, che è lo spazio di Natale di Emergency a Roma (vietato chiamarlo mercatino!) dove il cervello, pur impegnato nella frenesia di trovare un regalo per tutti i membri della famiglia, rimane attivo sulle storie di ciò che si sta comprando e del perché lo si sta comprando.

Il mio Natale è uno slaloom quotidiano tra i vostri mercatini e racconti di mercatini. Per girare tranquilla dovrò attendere almeno febbraio (a gennaio ci sono quelli dell’Epifania…).

Per il resto un espertone di SEO mi ha consigliato, se proprio voglio continuare a rompere i coglioni alla gente, almeno di scrivere un articolo intitolato “I 14 posti reali o virtuali privi di mercatini di Natale”.

Ma non lo farò.

 

Infine un saluto ai travelblogger che ho citato. Per farmi perdonare di averli “messi in mezzo”, pubblico i link ai loro blog che – giuro! – non contengono solo liste e mercatini. Sono:

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. La Folle

    Premetto che ho dovuto scrivere “libri sul Nord per Natale” perché i sondaggi di Facebook permettono di inserire solo pochissime lettere nelle opzioni, il post è sui libri ambientati in Nord Europa da regalare a Natale e tutto non c’entrava.
    Detto ciò, io scrivo di mercatini se è un’esperienza che faccio e se mi piace parlarne, personalmente non ho occasione di vederne spesso e quindi se mi capita, e se vedo che chi mi segue è interessato, ci faccio un post. E non serve un esperto seo per capire che i mercatini sotto Natale “tirano”, è come incazzarsi perché in estate escono decine di post su cosa fare a ferragosto. Non capisco tutto questo astio.

    1. sarita

      “Le 34 cose da fare a Ferragosto” quest’anno voglio scriverlo io. A gennaio.

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