La nave italiana Mare Jonio di Mediterranea fermata e multata nonostante sia vittima di un attacco armato da parte dei libici. Clamoroso autogol del governo Meloni.

Il 4 aprile 2024 la motovedetta Fezzan 658 della cosiddetta guardia costiera libica ha attaccato a colpi di fucile la nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. I proiettili sono arrivati ad un metro dai soccorritori.

Il giorno successivo la Capitaneria di porto di Pozzallo, che dipende dal ministero delle Infrastrutture e Trasposti retto da Matteo Salvini; la questura di Ragusa, che è un ufficio alle dipendenze del Ministero dell’interno detto da Matteo Piantedosi e la Guardia di Finanza di Pozzallo, hanno notificato al capitano e all’armatore della Mare Jonio un provvedimento amministrativo di fermo della nave per 20 giorni e una sanzione di 10 mila euro per la violazione dell’articolo 1 del decreto legge Piantedosi.

La Mare Jonio, secondo il governo italiano, non avrebbe “rispettato le indicazioni fornite dall’Autorità libica, per il tramite della motovedetta Fezzan” creando situazioni di pericolo.

Cosa è successo

Ho già ricostruito gli eventi QUI, ma riassumiamo la parte che ci interessa:

La Mare Jonio stava operando un soccorso. E’ arrivata la motovedetta Fezzan e si è illegittimamente inserita nella scena. Aveva a bordo 100 persone catturate in mare. 13 prigionieri si sono gettati in mare e hanno raggiungo il gommone di salvataggio di Mediterranea.

Cosa dice il decreto legge Piantedosi

Il decreto legge Piantedosi, il cui testo è stato considerato “di dubbia costituzionalità” da diverse recenti sentenze, l’ho spiegato qui. In parole povere: quando il comandante della nave o l’armatore non fornisce le informazioni richieste dalla competente autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare nonché dalla struttura nazionale preposta al coordinamento delle attività di polizia di frontiera e di contrasto dell’immigrazione clandestina o non si uniforma alle loro indicazioni, , si applica la sanzione amministrativa da euro 2.000 a euro 10.000 e il  fermo amministrativo per 20 giorni.

La Mare Jonio, secondo il governo italiano, non si sarebbe uniformata alle indicazioni dell’autorità competente.

Quale autorità?

I libici che gli hanno sparato addosso.

I miliziani libici della Fezzan sparavano sui soccorritori della Mare Jonio

I video dell’attacco armato dei libici ai soccorritori italiani hanno fatto ormai il giro del mondo. E’ stato un vero e proprio attacco militare ad una nave italiana in acque internazionali: colpi di fucile sparati sul gommone di salvataggio, tentativo di speronamento…

A parte la domanda più istintiva (“posso obbedire ad una milizia straniera che mi spara addosso?”) c’è da porsi una domanda più ponderata:

La motovedetta Fezzan era davvero l’autorità competente?

La risposta è NO.

La Mare Jonio era impegnata in un soccorso di cui aveva la responsabilità: La nave ha informato l’MRCC di Roma (cioè il comando della Guardia Costiera italiana) che avrebbe raggiunto una barca in distress in acque internazionali. MRCC Roma non si è opposto. La Mare Jonio era quindi sotto l’autorità italiana ed aveva assunto il ruolo di OSC (On-Scene Coordinator).

L’OSC ha il compito di coordinare tutte le unità e strutture SAR all’interno dell’area di ricerca. Stabiliscono la comunicazione con il Centro di coordinamento del salvataggio marittimo (MRCC) responsabile, si coordinano con il coordinatore dell’aeromobile (ACO) e garantiscono che il piano SAR venga eseguito come previsto.

Anche pochi minuti dopo il soccorso la Mare Jonio ha comunicato con MRCC Roma.

Sono stati i libici della motovedetta Fezzan ad inserirsi illegittimamente in un soccorso coodinato da un’autorità italiana creando situazioni di pericolo.

Nel provvedimento di fermo c’è scritto che il gommone della Mare Jonio si è avvicinato alla motovedetta libica, ma è accaduto tutto il contrario: sono stati i libici a penetrare illegittimamente in una scena di soccorso, mettendo in pericolo sia le persone soccorse che i soccorritori.

Ma il punto, qui, è sui 13 prigionieri della motovedetta Fezzan.

Prigionieri o persone soccorse?

L’Italia le chiama erroneamente “persone precedentemente salvate dalla motovedetta Fezzan”. Definizione concettualmente sbagliata. Da penna rossa.

Quelle persone erano prigionieri perché si trovavano su una motovedetta libica.

In Libia è in vigore una legge, la 19/2010, per cui tutti glli stranieri irregolari che entrano, permangono o escono dal paese commettono un crimine. La pena arriva alla detenzione a vita con lavori forzati.

legge libica lavori forzati

Per l’Unione Europa una legge del genere è fuori discussione, completamente anticostituzionale, sia per quanto riguarda la violazione del diritto di asilo che per la presenza di lavori forzati (definiti “crimine orribile“).

Quelle persone erano oltretutto vittime di un respingimento illegale. Illegale perché coordinato dal governo maltese. Ci sono tutte le prove che lo dimostrano e con il JLProject stiamo aiutando i respinti a fare causa. Ricordiamo che in UE i respingimenti collettivi di stranieri sono vietati!

Una volta saltate in mare, le persone si sono trovate in acque internazionali e sono diventate naufraghe. Sono tornate sotto le leggi internazionali, che non prevedono detenzione a vita con lavori forzati per gli stranieri ma diritti, come quello di chiedere asilo politico. Salite sul gommone di Mediterranea, allora sì, quelle persone sono divenute “persone salvate”.

Le parole sono importanti. Il Governo italiano sta occultando la realtà. Non ha scritto che la Mare Jonio avrebbe dovuto restituire quelle persone alla motovedetta libica perché sarebbe stato illegale per degli italiani cedere prigionieri (manodopera schiava, secondo la legge libica) ad un paese straniero, roba da Corte Penale Internazionale!

E allora cosa avrebbe dovuto fare Mediterranea?

Esattamente quello che ha fatto.

La Mare Jonio farà ricorso contro il provvedimento

Quello alla Mare Jonio è il ventesimo fermo amministrativo per la violazione del decreto Piantedosi applicato alle navi della ONG da gennaio 2023. Ad eccezione del veliero Mare*Go, tutte le organizzazioni  umanitarie hanno fatto ricorso.

Oggi (8 aprile 2024) la situazione è la seguente:

  • 3 ricorsi vinti dalle ONG (Ocean Viking, Sea Eye, Sea Watch) hanno sospeso i fermi e sollevato dubbi di incostituzionalità sul decreto legge Piantedosi.
  • 15 ricorsi sono ancora in tribunale

Nota: Anche la Sea Watch 5 era stata fermata e sanzionata per aveva disatteso le indicazioni della motovedetta Fezzan 658 ma ha presentato ricorso e lo ha VINTO.

Fermando la Mare Jonio, il governo Meloni ha fatto uno stupido autogol

Tutto il mondo sta guardando le immagini dei libici che sparano sui soccorritori italiani. La notizia del governo Meloni schierato con chi aggredisce i suoi stessi cittadini fa vacillare persino quelli del “difendiamo i confini”. Il dibattito ha raggiunto un livello internazionale senza precedenti.

In tribunale – nel ricorso al provvedimento – usciranno informazioni importanti che il governo Meloni stava cercando di occultare, come gli addestramenti ai miliziani libici e si saprà se chi ha sparato è stato addestrato nelle caserme italiane. Verrà anche discusso il collegamento con la legge 19/2010 e l’avvocatura di stato cadrà nell’imbarazzo. Ricordiamo che il governo italiano cerca da anni di nascondere all’opinione pubblica l’esistenza di questa legge e di aver, di fatto, favorito e finanziato un sistema di cessione di manodopera schiava ad un paese straniero.

Matteo Salvini e Matteo Piantedosi non hanno resistito alla tentazione di sanzionare Mediterranea. E’ un loro accanimento storico (ricordate la “direttiva ad navem” del 2018?). Ciò ha fatto precipitare il Governo Meloni in un vortice che lo porterà a perdere in tutti i tribunali civili, come sta già facendo, e che probabilmente fornirà prove importanti di dolo per le future cause penali contro il gigantesco sistema di catture in mare e deportazioni nei lager libici. Non potranno più asserire la loro estraneità ai fatti.

Restate ottimisti, e aiutate Mediterranea a pagare questa vergognosa multa!

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