Sottotitolo: @MarcelloSanna7, quell’account che per intimidirmi manda l’indirizzo di casa mia a Francesca Totolo.

Da alcuni mesi sto subendo una grave ed inquietante escalation persecutoria. E’ iniziata dopo la pubblicazione del mio romanzo Solidarancia, ha compreso reiterate offese, minacce ed è infine dilagata nella diffusione pubblica su social network dei miei dati e informazioni personali (nome, cognome, foto, indirizzo di casa e mio numero di cellulare).

L’intento intimidatorio è chiarissimo: “Sappiamo chi sei, sappiamo dove abiti”.

In questo strano Paese lo scrittore è un mestiere pericoloso.

Tutto inizia la scorsa estate quando su Twitter il proprietario dell’account @MarcelloSanna7 decide di boicottare il mio romanzo Solidarancia presso la sua rete di followers. (I sovranisti leggono? Boh).

In un’escalation persecutoria che dura mesi, @MarcelloSanna7 pubblica la fotografia del mio volto stimolando una serie ininterrotta di commenti altamente offensivi. Molti se li scrive da solo, altri vengono redatti da suoi followers. Non mancano minacce di lesioni. Non pago, @MarcelloSanna7 ripubblica la mia fotografia taggando la blogger Francesca Totolo. Io faccio varie denunce a Twitter. Alcune hanno successo. Lui si arrabbia e pubblica online i miei dati personali (nome, email, telefono e indirizzo di casa), taggando nuovamente Francesca Totolo.

Chi è @MarcelloSanna7?

Non lo so. Il titolare dell’account @MarcelloSanna7 usa come nome del profilo “Marcello Sanna”. Sarà vero? Boh, non credo che sia così sprovveduto da usare il suo vero nome, probabilmente si chiama in modo diverso. Comunque continuerò a chiamarlo così per comodità.

Dopo uno sguardo al profilo Twitter di @MarcelloSanna7, mi spavento.

Si presenta come “preparatore di esplosivi e armi biologiche” in possesso di armi da fuoco. E’ solito pubblicare contenuti violenti e pensieri inquietanti. Uno dei tanti è: “Da un po’ di tempo il primo pensiero la mattina è di togliere la pistola da sotto il cuscino. Il secondo è di resistere alla tentazione di portarla con me quando esco. Ma si sa… a certe tentazioni oppongo poca resistenza“.

Di post ce ne sono anche altri. Stupisce che Twitter non chiuda questo account.

Quando, nel corso di un’escalation persecutoria, qualcuno pubblica l’indirizzo di casa tua, è come se scrivesse “Sappiamo chi sei, sappiamo dove abiti, stai attenta a ciò che fai, stai attenta a ciò che scrivi…”.

Questo preoccupa te e chi vive con te. Ti porta a guardarti intorno. A non star tranquillo.

Cosa fare?

Denunciare. Subito.

Gli amici mi danno una mano, soprattutto gli amici avvocati. Le azioni di cui sono stata vittima, secondo loro, sono reati gravi.

Ma in tutto questo cosa c’entra Francesca Totolo?

Francesca Totolo è stata la destinataria di diversi post illeciti scritti da Marcello Sanna. E’ a Francesca Totolo che @MarcelloSanna7 ha inviato, pubblicamente, il post con i miei dati personali (nome, email, telefono e indirizzo di casa), come anche quello con la mia fotografia.

Sanna scrive che ha saputo di me dalla Totolo. Ma potrebbe essere una balla, come è una balla che io ce l’abbia con la Totolo per il reportage che ha fatto a Lampedusa (come potrei, dato che non l’ho letto? Anzi, quel poco che ho appreso –ossa di cani, litigi con l’amica per la cassa comune ecc. – mi è sembrato anche divertente!).

E’ invece vero che quasi tutti i messaggi pubblici che ho allegato alla mia querela (compreso quello con il mio indirizzo di casa) cominciavano con un tag a Francesca Totolo (vedi foto qui sotto).

Ma, per quanto ne so, la Totolo NON ha avuto alcun ruolo attivo in questa serie di gravi intimidazioni nei miei confronti. Non ha neanche cuorato o condiviso post di Marcello Sanna. La comunicazione tra gli account @MarcelloSanna7 e @francescatotolo è intensa, ma appare totalmente unidirezionale: il primo invia centinaia di segnalazioni al secondo, che non risponde.

Quindi sembra che la Totolo abbia già capito la gravità della situazione. Spero che ora si dissoci anche pubblicamente da questa persona evidentemente pericolosa e aiuti le autorità a scoprirne l’identità. Nella querela che ho presentato, ho perciò indicato anche il suo nome (come se fosse un testimone).

Francesca Totolo mi ha bloccata su Twitter, ma il mio numero di telefono e la mia mail ce l’ha (inviati da Marcello Sanna), quindi spero che mi contatti, così che la possa mettere subito in comunicazione con le autorità italiane che stanno indagando.

Aggiormento: la Totolo ha scritto che NON si dissocia. Ma c’è una prima buona notizia: l’account di Marcello Sanna è sparito da Twitter!

E gli utenti che hanno accolto l’appello all’insulto e alla minaccia promosso da Marcello Sanna?

Ho allegato alla querela anche gli insulti e le minacce presenti tra i commenti ai post di Marcello Sanna. Molti sono stati scritti da lui, ma ce ne sono anche molti scritti da altri utenti. Ho consegnato screenshot e link ai profili.

Credo che ci sia molta gente che commenta di pancia, istigata da influencer dell’odio.  Sono persone che scrivono senza riflettere. Che posso dire? Che saranno gli inquirenti e i giudici a decidere se indagare e perseguire anche loro. Io, comunque, penso che i gregari di questi influencer dell’odio subiscano una sorta di lavaggio del cervello e che una volta messi di fronte alle loro responsabilità possano fermarsi e riflettere. Anche cambiare, se vogliono.

Quindi sono disponibile ad accettare le scuse di queste persone, se arriveranno. E mi appello a loro per fare la cosa giusta e segnalare se i miei dati personali siano stati pubblicati anche su altri social network, in gruppi facebook/whatsapp e in messaggi privati.

Quando si tratta di reati così gravi compiuti da persone che incitano all’odio e che possono rappresentare un pericolo per la società, ci si deve fermare e riflettere.

Il tutorial per denunciare chi ci perseguita online

Ogni volta che mi succede qualcosa di brutto, cerco di digerirlo. A volte ci vuole un po’, tante ingiustizie sono davvero indigeste. Ma sempre, prima o poi, trasformo sentimenti negativi (paura, ansia ecc.) in qualcosa di positivo. Questa volta ho creato un piccolo tutorial per aiutare le persone nelle mie stesse condizioni a denunciare le persone che le perseguitano.

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Questo articolo ha 3 commenti

  1. Mauro

    E se Marcello Sanna fosse un alias della stessa Francesca Totolo?
    Ci hai pensato? Conoscendo le idee della Totolo la cosa non mi stupirebbe.

  2. Morena

    Grande Sarita, hai fatto benissimo a denunciare questo losco figuro.
    Ora attendiamo che la giustizia faccia il suo corso.
    Anche questa volta hai dato prova di saper superate tutti gli ostacoli e le paure
    Sei un grande esempio per le donne.
    Mai chinare il capo!

  3. Maurizio Romano

    Ciao Sarita, non ci conosciamo personalmente ma ci seguiamo a vicenda su Twitter quindi in qualche modo penso di conoscerti, ho imparato ad apprezzarti, per il tuo coraggio, la tua sincerità, e soprattutto l’istinto di metterti sempre dalla parte degli ultimi.
    Dei più deboli, dei più fragili, dei più poveri, senza abbandonare mai quell’idea bellissima che il mondo è di tutti, ed ognuno, da qualsiasi parte dell’universo provenga, ha il diritto di abitarlo dove voglia.
    Ti stimo per queste cose e tante altre, mi trovo in sintonia completa ed anche io vorrei un mondo “migliore “. Senza chi è padrone di tutto quello che vuole perché è ultraricco mentre c’è chi non ha i soldi per mangiare.
    Scusandomi per questa lunga premessa, vengo al punto.
    Sono sbalordito, arrabbiato, schifato di quello che hai raccontato, di quello che hai dovuto subire.
    Sono, anzi siamo tantissimi ad esserti vicino ed appoggiarti in questa giusta causa. Hai il sacrosanto diritto di denunciare un mostro ( non trovo una parola diversa per descrivere una persona che scrive certe cose ) simile, un essere umano così subdolo, vigliacco e pericoloso.
    Spero che presto venga fuori la vera identità di costui/ei
    e che venga trascinato in tribunale in modo che tutti possano guardarlo negli occhi per trasmettergli tutto lo schifo che provoca negli altri con le sue parole.
    Concludo, cara Sarita, dicendoti la mia opinione su questa persona, sperando di diminuire la tua paura.
    Sono sicuro che si tratti del solito leone da tastiera, del vigliacco che si nasconde dietro false identità, e che le sue siano solo minacce e nient’altro ( sempre comunque gravi e da perseguire ).
    Che altro dire?
    Beh, di sicuro continueremo a seguirti ed a starti vicino, facci sapere come continuerà questa brutta storia, e soprattutto quando e come si concluderà.
    Vedrai che alla fine, ne uscirai vincente ed ancora più forte.
    Allora Forza Sarita!!!

    Noi siamo con te.

    Maurizio,
    uno dei tuoi tanti follower estimatori di come sei e di quello che dici.

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