Emergenza Migranti in Libia: qui trovate tutti gli articoli che ho scritto sulla situazione dei profughi in Libia.
Dal febbraio 2019 mi sto occupando quasi esclusivamente di questo argomento.
E’ iniziato tutto quando una blogger di estrema destra, famosa per aver inventato una bufala, ha pubblicato un’altra bufala su un blog di estrema destra. Sembra una filastrocca. Questa tizia scriveva “I migranti non vengono torturati nei centri di detenzione libici”. Io avevo prove ed elementi per asfaltare il suo articolo. E l’ho asfaltato.
Ma quando metto il naso in qualcosa, non riesco ad uscirne, e così sono andata più a fondo, sempre più, fino ad entrare in contatto con chi davvero è prigioniero in quei “centri di detenzione libici” che io chiamo CAMPI DI CONCENTRAMENTO o LAGER LIBICI.
A fine 2019, lì dentro, erano più di 100 le persone con cui ero in contatto e più di 100 le storie da raccontare. Nel 2020, tra l’area di Tripoli e i lager, ero in contatto con più di 500 persone. Nel 2021 ho iniziato ad organizzare meglio i tantissimi contatti a seconda delle aree e dei lager.
In questi anni ho scoperto cose sconvolgenti, sulla Libia e sul mio stesso paese, l’Italia, che di questo sfacelo e di queste torture è COMPLICE.
Ho addirittura scoperto una nuova deportazione, tutta italiana.
Da soli non si va da nessuna parte. Così sono entrata in contatto con tanta gente che, come me, ha deciso di occuparsi ADESSO di chi sta soffrendo in Libia, non tra dieci anni, quando tutto finirà sui libri di storia. Collaboro tantissimo con: tutti i più bravi avvocati ASGI d’Europa, attivisti, navi di ONG, associazioni culturali, collettivi.
Mancano solo i giornalisti. Salvo alcuni rari casi, i media italiani stanno raccontando molto male cosa succede in Libia. Raccontano la punta dell’iceberg e non si spingono mai sotto. Alcuni dicono che “non possono”.
Ho anche fondato un collettivo, il Josi & Loni Project. Tanta gente, gente normale come me, si è unita. Adesso siamo in tanti.
Se volete immergervi con me nel inferno – vero – della Libia, diverso dalle versioni edulcorate che vi vengono proposte da molti pessimi media, leggete questi articoli, magari partendo dal basso.
Trovate anche aggiornamenti continui sul mio profilo Twitter e sulla pagina Facebook del mio collettivo, il Josi & Loni Project.
In questi anni qualcuno è riuscito ad uscire dall’inferno della Libia. Con voli di evacuazione di UNHCR, ma più spesso da solo, con pericolosissimi gommoni o barche di legno. I voli di evacuazione sono stati pochissimi. Nel 2019 ce ne è stato qualcuno, poi praticamente più nulla, fino alla fine del 2021.
Tante associazioni hanno chiesto a gran voce la ripresa dei voli di evacuazione: corridoi legali e sicuri, l’unica vera soluzione all’emergenza migranti in Libia. Ogni corridoio salva vite due volte, perché tira fuori dall’inferno chi viene scelto e fa sperare chi non viene scelto. Sono le persone senza altre speranze che prendono il mare, e che a volte muoiono.