Mi chiamo Sarita Fratini e sono una scrittrice attivista. Senza congiunzione, perché le due cose sono strettamente connesse.
Mi occupo di diversi argomenti, tutti in qualche modo connessi con i diritti umani. Sono molto concentrata sulla questione dei campi di concentramento in Libia. Racconto la realtà. Storie di persone vicine e lontane. Storie di ingiustizie, a volte anche di rivalse.
Ho fondato il collettivo Josi & Loni Project (JLProject).
Non sono una giornalista, ma ogni tanto scrivo sui giornali:
- leggi i miei articoli su L’Unità,
- leggi i miei articoli su Il Manifesto.
Ho pubblicato anche un romanzo: Solidarancia. Una banda di anarcoinsurrezionalisti ottantenni. Poeti. E Contagiosi.
Ho iniziato raccontando la realtà. Ma ad un certo punto, forse non mi è più bastato, o forse è stata la scrittura stessa a trasformarsi in azione secondo quel principio che si chiama Effetto Hawthorne.

Insomma:
– ciò che scrivo si trasforma in azione
– ciò che faccio, poi lo racconto. E torna scrittura
Un bel cerchio.
Questo sito è stato il mio regalo di compleanno. In questi anni l’ho riempito di cose e ora sembra un delirio eclettico.
In questo periodo sto lavorando alla Storia del Mediterraneo centrale. Progetto ambizioso, lo so, ma sta andando bene.
Sto anche lavorando al mio nuovo romanzo, che ha come tema quello del lavoro. O, meglio, della sua fine.
Non scrivo molto di me, ma qualche volta ciò che sono e ciò che sono stata entra nella narrazione. Basta cercarlo. Se avete bisogno di un aiutino metto qui sotto una lista di articoli dove ad un certo punto si racconta anche di me.
Dove altro andrà, questo blog?
Non lo so, e mi piace così.
A tutti quelli che non sanno esattamente chi sono e dove stanno andando vorrei dare un consiglio: non crucciatevene, piuttosto beatevene. Non fermatevi, continuate a camminare. Vedrete che in qualche posto arriverete.