I migranti depositano i loro video all‘AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), che li preserva e li consegna alla Storia.

Sono lieta di annunciare l’apertura della “Raccolta video migranti, un fondo audiovisivo depositato presso l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (AAMOD). E’ un progetto a cui sto lavorando da qualche anno e di cui vado particolarmente fiera. Ci sono già 110 video.

Gli autori sono persone migranti che hanno deciso di depositare i video da loro girati lungo la rotta libica. Hanno firmato una liberatoria per la cessione ad AAMOD di diritti NON esclusivi, il che significa che potranno continuare ad utilizzare i propri video e a diffonderli come facevano in passato ma adesso come autori hanno molte più tutele. Alcuni di loro sono ancora in Libia e l’AAMOD protegge la loro identità.

La videoteca Aamod è un luogo fisico, situato a Roma in via Ostiense, è pubblica e accessibile a tutti. Ricercatori o privati cittadini potranno visionare i video nella cineteca. Anche le produzioni cinematografiche e i media avranno accesso al fondo. AAMOD potrà cedere loro il permesso di utilizzo dei film, fermo restante il consenso degli autori e il controllo capillare del corretto uso che ne faranno. Ogni video è strettamente legato alla sua scheda storica ed esplicativa, che ne impedisce un utilizzo distorto.

Perché AAMOD conserva e cataloga questi video?

1) Per salvaguardare fisicamente il materiale

I dispositivi sui quali le persone tengono i video sono soggetti continuamente a rotture e furti. Tanto materiale si è già perduto e tanto altro si perderà nei prossimi anni, se non interveniamo.

2) Per contrastare possibili furti e manipolazioni del materiale

I continui tentativi di manipolazione dei fatti attinenti le migrazioni da parte dei media italiani rendono necessaria la preservazione storica del materiale video. Per ogni video acquisito, AAMOD realizza una precisa scheda storica, completa di data e luogo e soprattutto del contesto. La scheda è vincolata al video. AAMOD mette il materiale a disposizione della comunità, ma ne sorveglia attentamente l’utilizzo, tutela gli autori e tutela le loro storie.

3) Per ricostruire i fatti

Durante l’acquisizione del video, per la creazione della scheda storica, si analizza approfonditamente il materiale collegandolo al contesto e ad altro materiale già presente in AAMOD e in altri database. L’analisi e la comparazione con altro materiale aiutano la ricostruzione obiettiva dei fatti.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Il secondo step: i video girati dalle ONG

A questo progetto segue quello relativo al deposito di video girati in mare dalle ONG (navi e aerei) per raccontare cosa accade nel Mar Mediterraneo: salvataggi e respingimenti in Libia, la vita e la morte.

In questo momento sto lavorando per acquisre questi nuovi materialii. 60 video, girati da 3 diverse ONG, già fanno parte del fondo.

By Mediterranea Saving Humans

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