Strage di Cutro – un nuovo particolare scoperto da JLProject permette di ricostruire la dinamica ed evidenziare le responsabilità dell’Italia.

C’era un elicottero bianco e rosso. Ci ha sorvolati due volte” sostengono tutti i sopravvissuti.

Questa notizia circola già da fine luglio e ne ho già scritto sulla base degli articoli di giornale usciti.

Il 30 luglio ANSA scrive di un “elicottero (“tutto bianco con una coda rossa e insegne rosse”) che alle 19 e poi alle 22 del 25 febbraio, quindi diverse ore prima dello schianto, avrebbe sorvolato l’imbarcazione per poi andare via” e le altre testate riportano la notizia. Tutte le altre testate fanno eco.

Circola il sospetto che fosse un elicottero della Guardia Costiera italiana. “La Procura di Crotone”, scrive ANSA “da mesi punta a verificare eventuali responsabilità sul mancato intervento di soccorso al barcone naufragato sulla costa jonica”.

C’è un errore e nessuno se ne accorge

Neanche noi del JLProject ce ne accorgiamo all’inizio perché non abbiamo accesso alla documentazione originale e ci fidiamo di giornalisti che copiano invece di ragionare.

L’errore diventa palese solo un questo articolo del Corriere della Sera, che riporta uno stralcio di testimonianza sul passaggio dell’elicottero:

«Non avevo orologio o telefono, non so l’ora esatta. L’ho visto quando la luce del giorno era ancora lì e non era completamente buio. L’ho visto per 3-5 secondi, poi lo scafista ci ha mandato di sotto». Poi lo ha visto o sentito di nuovo? «Sì. L’ho visto molto bene, due volte da vicino, la prima che era ancora giorno, la seconda era durante la notte. Era bianco e la sua coda era rossa, c’era qualcosa come una bandiera. Guardavo la facciata bianca ma poi lo scafista ci ha mandato di sotto».

Conclude il Corriere della Sera: “Dunque: un primo sorvolo sulla barca quando c’era ancora luce (verso le 19) e un secondo più tardi, con il buio (verso le 22).” Precisa anche che le testimonianze dei sopravvissuti sono diventate materiale per una istanza depositata nei giorni scorsi in Procura a Crotone, dove si chiede di acquisire i registri di volo degli elicotteri della Guardia costiera e verificare quindi i racconti dei tre testimoni.

A questo opunto – credo – la maggior parte dei lettori di questo blog avranno capito l’errore. Lo spiego per gli altri:

La strage di Cutro è avvenuta il 25 febbraio 2023. Quel giorno il tramonto è stato alle ore 17:36 italiane e le fine della luce crepuscolare alle 18:03 italiane. Alle 19 in italia era buio.

I sopravvissuti alla Strage di Cutro arrivavano dalla Turchia, dove a febbraio c’è un fuso orario UTC + 2. In Italia c’è UTC + 1. Insomma: avevano ancora il fuso orario greco/turco.

L’elicottero che hanno visto con l’ultima luce del giorno è passato prima alle 18 italiane, non alle 19. Probabilmente va anticipato di un’ora anche il secondo passaggio: alle 21, non alle 22.

In pratica: stiamo cercando l’elicottero negli orari sbagliati. Questo particolare, certamente non trascurabile, speriamo sia utile per rintracciare l’elicottero misterioso.

JLProject ha già mandato queste informazioni agli avvocati che seguono alcuni sopravvissuti e sta cercando i legali degli altri.

La ricostruzione della strage di Cutro

Recentemente JLProject ha avuto la possibilità di visionare il testo originale delle testimonianze dei sopravvissuti. Le abbiamo dovute leggere più volte per estrapolare i particolari utili all’indagine. Non perché fossero imprecise, tutt’altro, ma perché le persone raccontavano anche la morte dei loro bambini, di come le onde li hanno strappati dalle loro braccia. E’ stato difficile concentrarci su CHI non ha mandato i soccorsi strappando questi bambini ai loro genitori. Però alla fine ci siamo riusciti.

Quella che segue è la nostra ricostruzione della strage. Tutti gli eventi. Solo i fatti. Usiamo orari UTC, la soluzione migliore per non sbagliare.

25 febbraio 2023

  • Ore 4:57 UTC (5.57 italiane): dispaccio del Centro nazionale di coordinamento del soccorso marino su una possibile imbarcazione in difficoltà, ma senza coordinate. Fonte: Il corriere.
  • 16:36 UTC (17:36 italiane) TRAMONTO
  • Ore 17 UTC circa (18 italiane circa): un elicottero bianco con coda e insegne rosse sorvola il caicco. Poi va via. (Fonte: i sopravvissuti. Una donna sostiene che la prima volta che ha visto l’elicottero c’era ancora un po’ di luce)

    Testimonianza originale:
    L’ho visto molto bene. Ho visto l’elicottero due volta da vicino. La prima volta l’ho visto alla luce del giorno, l’elicottero era bianco e la sua coda era rossa. C’era qualcosa come una bandiera. E l’ultima volta che ho visto l’elicottero era buio. Ho visto la sua facciata bianca e appena l’ho visto lo scafista ci ha mandato di sotto”.

    Questo particolare ci indica che il primo avvistamento non è avvenuto alle 19 italiane, come riportato dai giornali, ma un’ora prima, alle 18 italiane, in un arco temporale preciso tra il tramonto e la fine del crepuscolo. Il 25 febbraio 2023 la luce crepuscolare è terminata alle 18:03 italiane (17:03 UTC). Del resto probabilmente i sopravvissuti avevano l’orario greco/turco, UTC+2 non UTC+1 e quindi le ore 19 da loro testimoniate corrispondono alle 18 italiane.

    Un altro testimone ricorda il primo passaggio dell’elicottero alle 19 (presumibilmente greche/turche):
    “Erano circa le 19:00 mentre eravamo seduti sul ponte superiore della nave quando un elicottero italiano è arrivato e ha fatto una deviazione sopra di noi. Poi se ne sono andati (l’elicottero) e gli scafisti ci hanno fatto scendere di corsa al livello inferiore della nave. Era un elicottero militare bianco. Nella notte in cui eravamo di nuovo in cima alla nave, erano circa le 22:00, quando l’elicottero fece un altro giro sopra la nostra nave”.
  • 17:03 UTC (18:03 italiane) FINE CREPUSCOLO
  • Ore 20:00 UTC: l’aereo di Frontex Eagle1 (2-WKTJ), con codice icao 43eed2 pattuglia, come fa tutti i giorni in quel periodo, l’area di mare di fronte alla Calabria. Vola dritto verso nord all’altitudine di circa 7000 piedi. (Fonte: tracciati aerei)

Questa è la traccia totale del 25/02:

E questa è la traccia nell’arco temporale che ci interessa:

  • Ore 20 UTC circa (21 italiane, 22 greche): l’elicottero bianco con coda e insegne rosse torna a sorvolare il caicco. Dall’elicottero partono dei flash (un faro o flash fotografici) (Fonte: i sopravvissuti)
Tra le 20:00 e le 21:14 UTC potrebbe esserci una chiamata radio tra l’elicottero e Eagle1 oppure più chiamate che coinvolgano qualche autorità a terra. Qualcuno segnala la posizione del caicco a Eagle1, tale posizione è stata probabilmente rilevata dall’elicottero e da esso trasmessa.  (deduzione di  JLProject)
  • Ore 20:36 UTC: Eagle1 fa una virata a U improvvisa e torna indietro. (Fonte: tracciati aerei)
  • Dalle 20:36 alle 21:27 UTC: Eagle1 vola diretto fino ad un certo punto. Alle 21:14 vira a destra, poi a sinistra. Sembra cercare qualcosa.
  • 21:27 UTC: Eagle1 trova il caicco e lo sorvola. Poi va via. (Fonte: tracciati aerei)
  • Nella notte il caicco affonda.

26 febbraio 2023

  • Alba: intervento dei Vigili del Fuoco assieme alla Guardia Costiera:
  • Mattina (tra le 7 e le 11:30 UTC): Italian Coast Guard AW.139CP RIMA (reg. MM81898) con codice icao 32001E, sorvola il relitto del caicco (fonte Itamilradar + tracce)

E’ un elicottero bianco con coda e insegne rosse.

Lo vediamo decollare da Catania alle 6:28 UTC (7:28 italiane). Spegne subito il transponder. Poi lo vediamo tornare alle 11:47 UTC. Sappiamo dove è stato (a Cutro) grazie ad un tweet di Italmiradar:

La traccia che segue è relativa al decollo e all’atterraggio a Catania. Nel resto del percorso l’elicottero ha spento il transponder:

27 febbraio 2023

  • Ore 16 UTC : I Vigili del Fuoco impiegano un loro elicottero. Non si vede il colore. Questo mezzo vola a transponder spento. (Fonte: Vigili del Fuoco. C’è un video qui.

Conclusioni – c’è stata omissione di soccorso nella Strage di Cutro? Chi è il responsabile?

La nuova ricostruzione di JLProject getta luce su diversi interrogativi, soprattutto sulla strana virata dell’aereo di Frontex Eagle1. La sera del 25 febbraio Eagle1 torna repentinamente indietro e cerca il caicco come se avesse già le coordinate, come se avesse ricevuto una segnalazione. Già mesi fa ci chiedevamo CHI avesse segnalato le coordinate della barca all’aereo spia di Frontex.

La risposta è nella nuova cronologia del caso: l’elicottero misterioso. Anticipando di un’ora il passaggio dell’elicottero, adesso la sua apparizione si colloca poco prima della strana virata di Eagle1.

Quale elicottero? Purtroppo gli elicotteri italiani in servizio ai vari corpi spengono spesso i transponder e non abbiamo perciò le loro tracce. Abbiamo solo la descrizione (bianco con la cosa rossa) che ci permette di escludere alcuni corpi e di includerne altri.

Arrivare alla verità sarebbe facile in un paese normale: basterebbe avere accesso alle comunicazioni di Eagle1 con le autorità italiane.

Ma non è un paese normale e agli avvocati dei sopravvissuti è stato NEGATO l’accesso a questi documenti, sia dal Ministero dei Trasporti (retto da Salvini) che da Frontex.

Noi cittadini italiani dobbiamo pretendere la verità sulla strage di Cutro!

L’acqua ha iniziato ad entrare troppo in fretta ed è diventata ancora più forte. Non tutti i nostri figli sono riusciti a portarsi all’esterno” racconta uno dei sopravvissuti che ha tentato, strenuamente, fino all’ultimo, di tenere a sé il suo bambino. Non ci è riuscito. I suoi figli avevano 12, 9 e 5 anni. Io vorrei sapere se l’Italia poteva salvarli e non l’ha fatto. Voi?

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