Sospeso il fermo alla Sea Watch 5. E’ il terzo fermo amministrativo di una nave ONG sospeso dai tribunali. Il decreto Piantedosi è illegittimo?
Il 27 marzo il tribunale di Ragusa ha sospeso il fermo amministrativo della nave Sea-Watch 5 riconoscendo come non vi sia stato, da parte della nave ONG, alcun illecito. Lo annuncia Sea Watch in un comunicato stampa.
La Sea Watch 5 era stata fermata per 20 giorni nel porto di Siracusa dopo il soccorso a 56 persone che aveva effettuato l’8 marzo in acque internazionali. L’Italia contestava alla Sea Watch 5 la violazione del decreto legge Piantedosi.
Alla Sea Watch 5 veniva contestato di non aver obbedito ai miliziani libici
Secondo le autorità italiane la Sea Watch 5 aveva disatteso le indicazioni della motovedetta Fezzan 658 della cosiddetta guardia costiera libica.
La motovedetta Fezzan 658 è stata regalata dall’Italia alla Libia nel 2018. A bordo vi sono miliziani libici pericolosi, uno dei quali – Halim – è solito pubblicare su facebook foto di strumenti di tortura. Fino ad oggi la Fezzan ha catturato in mare e deportato nei lager libici ben 14080 persone (fonte: Database Voldemort).
La Fezzan ha tentato di ostacolare il soccorso della Sea Watch 5.
Secondo il decreto legge Piantedosi le navi delle ONG anche battenti bandiera non italiana anche in acque internazionali in zone SAR non controllate dall’Italia sono tenute a rispettare gli ordini di autorità anche non italiane. Pena: sanzioni e fermi emessi dall’Italia.
Ma come può l’Italia provare che una nave straniera in acque internazionali non abbia obbedito a indicazioni di autorità straniere? A sostegno di questa accusa, l’Avvocatura di Stato italiana ha sostenuto di avere ricevuto prove documentali da parte di Frontex, ma poi non le ha presentate in aula.
Sea Watch invece ha presentato prove che dimostrano che la nave non ha mai disatteso le indicazioni della Fezzan perché… la Fezzan non ha dato indicazioni e non ha neanche risposto alle comunicazioni radio. Così Sea Watch ha vinto il ricorso.
Scrive Sea Watch:
Mentre la Sea-Watch 5 è rimasta bloccata per venti giorni nel porto di Siracusa, nel Mediterraneo Centrale – stando ai dati IOM – sono scomparse 145 persone. Solo nell’ultima settimana due neonati risultano dispersi a seguito dei naufragi al largo di Lampedusa. Di fronte a questa continua strage, invece di riempire il mare di navi di soccorso, il Governo italiano sceglie di bloccarle in porto. Chi pagherà per queste morti?
Da gennaio 2023 a marzo 2024 ben 19 navi della ONG hanno subito fermi amministrativi per la violazione del decreto Piantedosi. Ad eccezione del veliero Mare*Go, tutte le organizzazioni umanitarie hanno fatto ricorso.
Oggi (19 marzo 2024) la situazione è la seguente:
- 3 ricorsi vinti dalle ONG (Ocean Viking, Sea Eye, Sea Watch) hanno sospeso i fermi e sollevato dubbi di incostituzionalità sul decreto legge Piantedosi.
- 15 ricorsi sono ancora in tribunale
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