Il Governo Meloni condannato a concedere il visto d’ingresso ad Harry, illegalmente respinto in Libia. Ed è solo il primo…
25 dicembre 2024, aeroporto di Fiumicino: lo straniero REGOLARE Harry sbarca dal volo proveniente da Tripoli. In tasca ha un visto d’ingresso in Italia concesso dal Governo Meloni. Nato nel Darfur, in Sudan, ha il diritto di chiedere e di ottenere asilo politico in Italia.
Una storia normale, che rispetta tutte le leggi italiane ed internazionali. Vero?
Invece no. Non c’è niente di normale in questa storia, se non nell’epilogo. La storia precedente è intrisa di morte e ingiustizia, lager libici, torture, occultamento di prove. E’ anche una storia di lotta estrema contro l’ingiustizia e contro un sistema ignobile e illegale gestito dal governo italiiano che solo negli ultimi 5 anni ha deportato illegalmente nei lager libici centoventimila uomini, donne, bambini e bambine. Questa lotta contro l’orrore non l’hanno condotta le forze dell’ordine oppure la corte penale dell’Aja, l’hanno portata avanti persone normali riunite in un collettivo inizialmente scalcinato.
E’ una storia epica
Inizia il 1 luglio 2018, quando a largo in acque internazionali il gommone di Harry affonda. Circa 100 persone, soprattutto donne e bambini, affogano. Ma non tutti subito, alcuni resistono ore. Sulle loro teste vola Eliduilio, elicottero militare italiano della nave militare italiana Caio Duilio, che si trova poco distante. Eliduilio NON lancia salvagenti, osserva solamente. La nave Caio Duilio NON salva le persone. Chiama i libici per farlo.
Arriva la motovedetta Zuwara della cosiddetta guardia costiera libica. Trova soltanto 18 sopravvissuti. Questa è una foto originale:
Gli italiani segnalano ai libici la presenza di altri due gommoni in fuga dalla Libia. Tutti vengono raggiunti e catturati dalla motovedetta Zuwara. 276 persone più Loni, che è ancora nella pancia della sua mamma.
La motovedetta Zuwara non può navigare con tutte queste persone. La nave Caio Duilio, che è lì, non prende nessuno a bordo perché poi, secondo le leggi italiane, dovrebbe sbarcare le persone in Italia. Chiama invece la Asso Ventinove, anch’essa nave battente bandiera italiana ma evidentemente disposta a violare le leggi in segreto.
La Asso Ventinove compie il respingimento illegale. Tutto rimane segreto. Ma poi, l’anno dopo, io inizio ad indagare… (leggi tutto)
La verità viene fuori: l’Italia ha compiuto un respingimento illegale in Libia
Il JLProject, il mio collettivo, nato per contrastare i respingimenti nei lager llibici, ritrova le vittime di questo e altri respingimenti. Reperisce anche tutte le prove. Le avvocate del progetto Sciabaca & Oruka di ASGI portano i casi in tribunale.
Una battaglia legale lunnga e complicata
Riassumiamo l’iter processuale del caso di Harry:
- Il 10 giugno 2023 Harry ha vinto un “ricorso urgente” che condannava già l’Italia a traferirlo immediatamente in attesa della sentenza di merito.
- L’ambasciata italiana a Tripoli ha rifiutato di rispettare la sentenza: prima non ha risposto agli avvocati di Harry poi, dopo un mese, finalmente, ha convocato Harry per dargli il visto un giorno alle 11 del mattino. Che bello! Ma proprio la mattina dell’appuntamento, alle 10, è arrivata la decisione di un giudice di secondo grado che sospendeva l’esecuzione della sentenza. Così l’ambasciata ha annullato l’appuntamento.
- Il giudizio urgente ha avuto così un secondo grado. Ma tutta la causa è stata annullata perché gli avvocati dell’ambasciata italiana a Tripoli, a cui Harry aveva fatto causa, hanno sostenuto che la procura che Harry aveva dato ai suoi avvocati fosse stata presa male a causa di un errore compiuto… dall’ambasciata italiana a Tripoli! Sembra incredibile ma il giudice gli ha dato anche ragione. Risultato: la causa urgente è finita male.
- A giugno 2024 è invece arrivata la sentenza della causa di alcuni compagni di Harry che già erano in Europa. Una vittoria storica! Il Tribunale di Roma ha stabilito che il Comandante della nave e le autorità italiane coinvolte li avrebbero dovuti condurre in un luogo sicuro, ovvero in Italia, e ha condannato i convenuti a risarcire i ricorrenti con 15 mila euro a testa.
- Il 22 agosto 2024 il tribunale ordinario di Roma – sezione diritti della persona e immigrazione – in composizione monocratica nella persona della giudice Silvia Albano ha pronunciato una storica sentenza di merito che riconosce il diritto di Harry di presentare domanda di protezione internazionale in Italia e ha ordinato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e per esso alle amministrazioni competenti, di emanare tutti gli atti ritenuti necessari a consentire il suo immediato ingresso nel territorio dello Stato italiano.
- L’avvocatura di Stato non è riuscita a bloccare la sentenza.
- Le avvocate di Harry sono riuscite ad ottenere i documenti per farlo partire.
- Il JLProject ha fatto un crowdfunding per comprare il biglietto aereo ad Harry.
- Il 25 dicembre 2024 Harry è arrivato in Italia.
- Stanotte Harry ha dormito bene, è felice. Vive al Baobab, che lo ha accolto in una delle sue case dove già vivono altri amici del JLProject.
Qui c’è un video in cui annuncio la buona notizia.
Harry è solo il primo di una lunga serie di persone che sono state illegalmente deportate dal governo italiano nei lager libici.
Le aiuteremo tutte ad avere giustizia.
E’ solo l’inizio.
Buon Natale.
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