In Albania l’Italia potrebbe non trasferire mai i migranti – perché è illegale – ma il conto pagato dagli italiani è reale e salatissimo.

Un costosissimo incubo distopico

E’ così che io definisco il Protocollo Italia – Albania in un articolo pubblicato oggi su L’Unità. LEGGETELO.

INCUBO perché non può essere reale: i respingimenti collettivi di richiedenti asilo sono illegali in Italia e in Europa. Non mi addentrerò qui nella miriade di leggi che li vietano ma per comodità ve ne citerò una: l’articolo 10 della nostra costituzione, al comma 3:

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non lo si può, quindi, respingere prima dell’esito della sua domanda di asilo.

DISTOPICO perché a leggere come avverrà questa deportazione ci si sente proiettati in qualche film distopico di serie B, di quelli americani scritti un po’ con i piedi, con la trama sempre uguale in cui una sadica governante (in genere donna) crea leggi crudeli per torturare il popolo in nome di una falsa ideologia allo scopo di acquisire ancora più potere per se stessa.

Del resto, immedesimatevi per un attimo nelle vittime del Protocollo Italia-Albania:

Sei sopravvissuto al deserto, ai lager libici, a giorni in mare e magari anche ad un naufragio. Sei esausto ma sali con ottimismo su una motovedette della guardia costiera italiana, pensando di essere arrivato finalmente in un paese civile. A bordo ti chiedono l’età e il paese di provenienza. Dividono le persone in due gruppi. Tu, che hai 19 anni e vieni dal Gambia, vieni trasbordato su un’altra nave assieme a tanti altri. Dopo un giorno di misteriosa navigazone ti sbarcano in un porto sconosciuto, ti prendono le impronte digitali, ti rinchiudono in un hotspot extraterritoriale sorvegliato da guardie, dopo giorni ti fanno parlare via webcam per 10 minuti con un tizio che sostiene di essere il tuo avvocato d’ufficio, affiancato da una voce che sostiene di essere un interprete, dopo altri giorni devi guardare una telecamera e raccontare perché sei fuggito dal Gambia e tu, spaesato, terrorizzato, ubbidisci mentre ti chiedi dove ti trovi e perché ti stanno facendo tutto questo.

COSTOSISSIMO perché ai contribuenti italiani portare persone migranti in Albania costerà cifre assurde. Vediamole.

Quanto costa agli italiani l’operazione in Albania

Basandoci sul testo del Protocollo Italia-Albania possiamo stilare un elenco di alcuni costi.

  1. Costruzione e allacciamenti:
    • Costi totali per la costruzione: circa 50 milioni di euro.
    • Allacciamenti: più di 8 milioni di euro.
    • Aule per le udienze telematiche: oltre 1 milione di euro.
    • Totale iniziale: circa 59 milioni di euro (per la costruzione e allestimento iniziale).
  2. Noleggio navi:
    • 15 milioni di euro nel 2024.
    • 80 milioni di euro dal 2025 al 2028 (20 milioni di euro all’anno).
  3. Trasferte per udienze:
    • 3,2 milioni di euro nel 2024.
    • 6,5 milioni di euro per ciascun anno dal 2025 al 2028.
  4. Ampliamento della Commissione territoriale di Roma:
    • 2,6 milioni di euro nel 2024.
    • Quasi 4 milioni di euro per ogni anno dal 2025 al 2028.
  5. Personale italiano in Albania:
    • Oltre 250 milioni di euro in cinque anni (circa 50 milioni di euro all’anno).
  6. Assicurazioni sanitarie:
    • 900mila euro nel 2024.
    • 1,7 milioni di euro per ogni anno dal 2025 al 2028.
  7. Carcere nel CPR di Gjader:
    • 8 milioni di euro (non specificato se costo annuale o totale).

Calcolando i costi annuali, otteniamo:

2024:

  • Noleggio navi: 15 milioni di euro.
  • Trasferte per udienze: 3,2 milioni di euro.
  • Ampliamento della Commissione: 2,6 milioni di euro.
  • Personale italiano in Albania: 50 milioni di euro.
  • Assicurazioni sanitarie: 900mila euro.
  • Costruzione (parziale): non specificato per singolo anno, ma considerando una distribuzione su cinque anni potrebbe essere circa 12 milioni di euro all’anno.

Totale 2024: circa 83,7 milioni di euro.

2025-2028 (per ogni anno):

  • Noleggio navi: 20 milioni di euro.
  • Trasferte per udienze: 6,5 milioni di euro.
  • Ampliamento della Commissione: 4 milioni di euro.
  • Personale italiano in Albania: 50 milioni di euro.
  • Assicurazioni sanitarie: 1,7 milioni di euro.
  • Costruzione (parziale): circa 12 milioni di euro all’anno.

Totale 2025-2028 (annuale): circa 94,2 milioni di euro.

Quindi, i costi annuali stimati sono:

  • 2024: circa 83,7 milioni di euro.
  • 2025-2028: circa 94,2 milioni di euro per ciascun anno.

Quante persone l’Italia porterà in Albania?

Io credo e spero ZERO, perché sarebbe illegale.

Il governo Meloni prevede di far transitare per l’Albania al massimo 3000 persone al mese, quindi al massimo 36 mila persone l’anno. Una previsione che risulta fantasiosa. A marzo 2024 in tutti i CPR italiani c’erano appena 712 persone. In Albania, ricordiamo, il governo italiano intende trasferire soltanto maschi adulti non vulnerabili e provenienti dai 22 paesi considerati sicuri.

Dove verranno poi portate le persone giudicate rimpatriabili? In Italia!

Eh si, avete letto bene. Nelle previsioni del governo Meloni, alla fine della detenzione in Albania, che può durare al massimo 28 giorni, sia chi verrà giudicato idoneo all’asilo politico che chi verrà giudicato rimpatriabile verrà trasferito in Italia, dove potrà presentare ricorso.

Perché, quindi, tenerlo 28 giorni in Albania (cosa che ci costa 100 milioni di euro l’anno)?

Ai costi assurdi dell’assurda trasferta albanese dovranno comunque essere aggiunti i risarcimenti per ogni persona che verrà illegalmente portata in Albania. Io sono già pronta per aiutare queste persone (se mai ci saranno) a fare causa.

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