16 persone deportate in Albania dalla nave militare italiana Libra. Gigantesco costosissimo spot elettorale per Giorgia Meloni.

Il 14 ottobre 2024 16 richiedenti asilo con nazionalità dell’Egitto e del Bangladesh vengono salvati in acque internazionali, caricati su una nave militare italiana e deportati in Albania.

La nave militare è la Libra, già coinvolta nella morte di 60 bambini

Il caso lo ricorderete: la strage dei bambini siriani del 11 ottobre 2013 per cui ancora si sta celebrando un troppo lungo processo contro due ufficiali della Marina accusati di aver giocato con la vita di centinaia di persone e di averne fatte morire 268. L’equipaggio di nave Libra, comandata da Catia Pellegrino, finì al centro delle polemiche per essersi nascosto e non aver adempiuto al suo dovere di soccorso in mare. Non lo aiutarono le registrazioni di alcune chiamate radio con battute in spregio della vita umana. Dei 268 morti, 60 erano bambini, alcuni di pochi mesi.

Nave Libra è un pattugliatore da guerra lungo 81 metri con armi, un elicottero e 74 militari italiani addestrati. E’ una delle navi militari che dovrebbero “difendere i confini italiani”.

Oggi viene bloccato per diversi giorni per trasportare 16 persone inermi in Albania. Neanche fosse un autobus.

Le 16 persone deportate in Albania potrebbero far causa contro il governo italiano

Precedenti di respingimenti collettivi di stranieri operati da navi militari italiane ce ne sono due: i casi Hirsi e Orione. Entrambi verso la Libia, entrambi finiti in tribunale con sentenze definitive che stabilirono che i respingimenti collettivi di stranieri alla frontiera sono ILLEGALI per le leggi italiane ed auropee.

La differenza, qui, è che la deportazione avviene verso l’Albania, considerato “paese sicuro” dal governo Meloni. Ma è legale?

Intanto definiamo il termine “deportazione”. In italiano vuole dire:

Il posto dove verranno portati in Albania è questo:

Quindi in lingua italiana possiamo tranquillamente asserire che 16 persone sono state deportate, cioè “trasferite collettivamente in un luogo di prigioni al di fuori del loro paese”.

Parlando in termini legali, tutto ciò è un respingimento collettivo, che per le leggi italiane ed europee è ILLEGALE, semplicemente.

Come se non bastasse… le persone deportate in Albania provengono dall’Egitto e dal Bangledesh, che sono paesi considerati “sicuri” dal governo Meloni ma NON dall’Unione Europea, che con la recentissima sentenza della Corte di Giustizia ha escluso questi due paesi dalla sua lista dei paesi sicuri per varie ragioni, compresa la persecuzione contro persone LGBTQI+. Ricordiamo che in Bangledesh l’omosessualità è punita dalla legge con pene fino ai 10 anni e in Egitto fino a 17 anni.

Dato che le leggi europee sovrastano le leggi italiane, i 16 richiedenti asilo NON provenivano da paesi sicuri e quindi:

1) andranno riportati in Italia, dove presenteranno richiesta di asilo con procedura normale, non accelerata

2) Potranno fare causa al governo italiano chiedendo un risarcimento per l’illegittimo respingimento e per l’illegittimo trattamento detentivo subito.

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